Pomodorino Igp: «Ecco perché Pachino ci ha battuti sul tempo»

Il pomodoro sotto serra è nato e si è sviluppato a Vittoria. Ma è Pachino a poter vantare il marchio di qualità per il pomodorino, nonostante anche Ispica avesse più volte avanzato richieste per ottenere il marchio di qualità europeo. Il merito è degli amministratori siracusani che, bravi loro, hanno bruciato sul tempo i colleghi di Vittoria, sui quali secondo i vertici di An ricadono ora le colpe per non essere riusciti ad accedere al marchio di origine protetta. A questo proposito, il deputato di An Saverio La Grua, nel corso della conferenza sampa di ieri, alla quale hanno preso parte consiglieri comunali, iscritti e simpatizzanti del partito di Fini, ha detto: «Tre anni fa, con una mia nota, sollecitavo il Comune ad avviare l'iter burocratico perchè il pomodoro di Vittoria ottenesse il riconoscimento dell'Igp. Da quel momento nulla è stato fatto. A Pachino, invece - ha concluso La Grua - hanno centrato l'obiettivo bruciando sul tempo Vittoria e tutti i suoi produttori».

Il deputato regionale di An, Carmelo Incardona, ha rincarato la dose di accuse a palazzo Iacono in ordine al mancato intervento sul pomodorino locale: «Il prodotto di Vittoria non ha nulla da invidiare rispetto a quello di Pachino. Il pomodoro locale è ottimo sotto ogni punto di vista, ma è come se mancasse della carta d'identità, cioè del marchio Igp. Colpa del Comune che non c'ha pensato». La Grua, Incardona, ed i consiglieri comunali Nicosia, Colandonio ed Artini hanno anche chiesto lumi circa il consorzio Ortoflor Sicilia, sorto su iniziativa del Comune nel 1997, ma del quale non si è più saputo nulla.
Il consigliere comunale di Alleanza Nazionale, Salvatore Artini, è tornato a parlare del mercato di Fanello, per il quale ha chiesto l'istituzione di «uno o più centri di condizionamento, servizi di marketing e di promozione dei prodotti della fascia vocata».
Fonte: LaSicilia.it il 04-02-2003 - Categoria: Cronaca

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