PACHINO - Scoppia la polemica politica dopo la visita dei ministri Giancarlo Galan e Stefania Prestigiacomo, scesi al capezzale del pomodorino Pachino. A gettare benzina sul fuoco è stato il deputato regionale rosolinese Pippo Gennuso, ieri assente alla manifestazione, che ha bollato come «semplice passerella» quella dei due ministri.
«Ieri si è consumata l'ennesima passerella politica da parte del ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo e del suo collega per le politiche agricole Giancarlo Galan, -ha tuonato Gennuso-. I due ministri si sono riempiti la bocca promettendo una trasmissione televisiva di riparazione. Mi sembra il minimo. La passerella fatta ieri è servita solo a prendere in giro i produttori, visto che non è stata messa sul tavolo una proposta concreta che possa dare aiuto ai nostri produttori.
Consiglierei ai due ministri, -ha continuato il deputato Mpa- di ritornare in Sicilia con una proposta responsabile e soprattutto già vistata da parte del ministro all'economia Giulio Tremonti e dal suo collega Umberto Bossi». Una visione completamente diversa, dunque, da quella data dallo stesso ministro Stefania Prestigiacomo, che ieri aveva sottolineato come la sua presenza a Pachino e la presenza del ministro dell'agricoltura Galan non era solo di vicinanza simbolica, ma voleva rappresentare impegni concreti. E tale volontà è stata ribadita non solo ai produttori agricoli pachinesi, ma anche a quei produttori agricoli venuti da ogni parte della Sicilia per rappresentare al ministro tutta la loro rabbia ed il loro stato di malessere. E Galan peraltro non si è nascosto dietro frasi di circostanza, ma ha dimostrato di conoscere piuttosto bene il problema. Ai rappresentanti dei comitati di base che si erano mostrati particolarmente irrequieti, il ministro ha replicato punto per punto, ascoltando quanti si erano iscritti a parlare e prospettando delle soluzioni. «So bene, -ha affermato- che investire sulla terra non assicura un reddito, eppure il prezzo della terra continua a crescere sempre di più. Impossibile dare aiuti diretti, poiché non si può violare la concorrenza, tuttavia gli imprenditori agricoli possono beneficiare anche di risorse che lo Stato mette loro a disposizione, come quelle delle energie alternative e del fotovoltaico che incontrano agevolazioni proprio per i produttori agricoli e non soltanto per chi ha industrie».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 18-02-2011 - Categoria:
Politica