MARZAMEMI - Nuovo sopralluogo a Marzamemi, da parte del sindaco di Pachino e del deputato dell'Mpa Pippo Gennuso. I due esponenti politici, unitamente al consigliere Giuseppe Runza ed al responsabile dell'ufficio urbanistica Enzo Frazzetto, hanno verificato lo stato dell'arte relativo al pontile realizzato dalla ditta pozzallese Mariservice, ufficializzando il diniego, da parte delle autorità comunali, al progetto per l'installazione, sul braccio portuale di Balata, di un prefabbricato per la creazione dei servizi che il pontile dovrebbe offrire, ed in primo luogo bagni e docce. «Si tratta, -ha spiegato Gennuso- di un diniego importante, poiché a Palermo i tecnici della regione sono del parere che, senza queste strutture collaterali, il pontile non potrà mai entrare in funzione. Inoltre, -ha affermato Gennuso- si tratta di un'opera che non permette, ai natanti che entrano in porto, di manovrare in sicurezza. Inoltre, ad oggi, il pontile non gode di tutte le autorizzazioni ad operare. Non capiamo, dunque, come mai delle barche siano già attraccate ai moduli galleggianti, e chiediamo l'intervento delle autorità portuali e marittime». Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto ha poi evidenziato come il comune abbia fatto tutti i passi necessari per impedire la realizzazione dell'opera che risulta impattante perché oscurerebbe la visuale dell'isolotto Brancati. «Su questo e sulle autorizzazioni fornite dalla Soprintendenza, -ha affermato Bonaiuto- sono stati acquisiti, da parte della procura delle Repubblica, tutti gli incartamenti, e ci sono delle indagini in corso su cui confidiamo moltissimo».
Anche il dirigente Frazzetto ha confermato il diniego delle autorizzazioni ad installare i moduli prefabbricati per la fornitura dei servizi portuali, ribadendo che la casa municipale non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione ad ancorare i moduli galleggianti alla banchina del porto. «I vigili urbani hanno aperto un'inchiesta su questa vicenda. Prima di concedere qualsiasi autorizzazione, il mio ufficio attenderà l'esito dell'inchiesta della Procura, per cui in maniera cautelativa, tutto resta sospeso». Altro fronte di indagine inoltre, sarebbe legato al meccanismo di silenzio assenso. «Il comune ha sempre risposto, -ha affermato il primo cittadino- per cui non riusciamo a capire come mai si possa trasformare un diniego espresso in autorizzazione con silenzio assenso. Anche su questo chiediamo che le autorità competenti facciano piena luce».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 24-06-2011 - Categoria:
Politica