MARZAMEMI -(Salvatore Moncada) Esprimono preoccupazione ma allo stesso tempo si dicono risoluti i proprietari delle circa 20 imbarcazioni che costituiscono la flotta peschereccia del porto vecchio di Marzamemi. In progetto infatti ci sarebbe la costruzione di un pontile per le barche da diporto proprio nello specchio di acqua antistante al piazzale Balata nel centro storico della borgata marinara.
La realizzazione del pontile, secondo i marinai, danneggerebbe in maniera irreversibile l'attività della flotta peschereccia marzamese. La società che avrebbe presentato la documentazione per la realizzazione della struttura avrebbe, sempre secondo il racconto dei pescatori, tutte le autorizzazioni in regola, tranne quella che sarebbe chiamata a rilasciare l'ufficio tecnico del Comune di Pachino.
L'attuale amministrazione comunale infatti ha sempre rigettato il progetto intendendo al contrario riservare la piccola insenatura, l'unica rimasta fino ad oggi al di fuori dalla commercializzazione "selvaggia" dei posti barca destinati al turismo, all'attività dei pescatori per preservarne i posti di lavoro.

Ma la preoccupazione dei marinai è aumentata di recente visto che, a loro dire, il comune avrebbe ritardato ad esternare ufficialmente, tramite missiva, la propria indisponibilità alla concessione delle regolari licenze, per cui in virtù del "silenzio assenso" non ci sarebbe più bisogno del "sì" degli uffici dell'ente di via XXV Luglio. Dal Palazzo Municipale invece fanno sapere di essere stati celeri nelle risposte e dunque nulla sarebbe precluso. Ma i pescatori si dicono ugualmente preoccupati per il timore di essere "cacciati via" dal Porto Vecchio. «Da oltre un secolo questo porto è destinato alla pesca ed ai pescatori di professione - hanno spiegato alcuni di loro -. Non siamo disponibili ad andare via. Ci hanno anche promesso dei posti barca gratuiti. Ma il problema è che in inverno con le mareggiate le imbarcazioni andrebbero a cozzare contro i pontili arrecandoci gravi danni. Si tratta di una situazione – hanno concluso i pescatori – sulla quale siamo pronti a battagliare e chiedere anche l'intervento dell'amministrazione comunale a garanzia del nostro lavoro».