L'ennesimo sbarco di immigrati clandestini, 102 questa volta, è avvenuto l'altra notte a Portopalo di Capo Passero, il comune marinaro più a sud della Sicilia. Una novità rispetto al flusso continuo di disperati verso l'isola di Lampedusa a cui si assiste da parecchi giorni. Forse sono stati i controlli rafforzati attorno a Lampedusa a spingere gli organizzatori della traversata a battere altre rotte e puntare direttamente verso le coste siciliane. Agli scafisti, però, è andata male. Non potendo fuggire, si erano mischiati ai clandestini e speravano così di farla franca. Ma la Guardia di Finanza, grazie anche alle indicazioni avute proprio dai clandestini, li ha individuati e arrestati. In manette sono finiti due palestinesi di 35 e 31 anni, Yosri Tamimni Brahim e Abid Ahmed Alì, e un senegalese di 27 anni, Mane Ouse. Ieri mattina, dopo essere stati schedati al comando provinciale delle Fiamme Gialle, sono stati rinchiusi nel carcere di contrada Cavadonna. Devono rispondere di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Per gli altri 99 clandestini, tra cui undici donne e quattro bambini, di cui uno di appena cinque mesi, la provincia di Siracusa è stata una tappa velocissima del loro viaggio.
Nella stessa giornata di ieri, infatti, sono partiti alla volta del centro di prima accoglienza di Bari. La notte l'hanno trascorsa al pallone tensostatico di Pachino, una struttura sportiva ormai abitualmente utilizzata per questo genere di emergenze. Non due di loro, però, le cui precarie condizioni di salute hanno reso necessario il trasporto in ospedale: si tratta di una donna, che aveva problemi di disidratazione ed è stata ricoverata all'ospedale Trigona di Noto, e di un uomo che accusava invece problemi gastrointestinali, ricoverato all'ospedale di Modica. Per il resto, dal punto di vista medico, non sono emersi problemi di alcun genere. Tutti i clandestini sono stati visitati dal personale dell'unità di crisi dell'Azienda Sanitaria Locale, che ha escluso rischi di malattie. I clandestini proverrebbero dai paesi del cosiddetto “Corno D'Africa” (Senegal e Somalia soprattutto). Così, quantomeno, avrebbero dichiarato. Ma verificarlo è impossibile dal momento che nessuno di loro è in possesso di documenti. Le operazioni di identificazione e fotosegnalazione e gli interrogatori saranno effettuati a Bari. Dai loro racconti sembrerebbe, ad ogni modo, che l'ultima tappa in Africa del loro viaggio sia stata la Libia. I clandestini hanno affrontato la traversata verso la Sicilia a bordo di un barcone lungo circa dodici metri e largo tre. La motovedetta della Guardia di Finanza li ha intercettati domenica sera a circa cinque miglia al largo di Capo Passero. L'imbarcazione è stata bloccata e poi scortata verso Portopalo, dove adesso si trova sotto sequestro.
di Santino Calisti
Fonte:
La Gazzetta del Sud On Line il 24-06-2003 - Categoria:
Cronaca