PORTOPALO - I carabinieri della stazione portopalese hanno fermato ieri mattina, intorno alle ore 7, tre egiziani nei pressi del capolinea degli autobus, in contrada Cozzo Spadaro. I tre, di nazionalità egiziana, alla vista dei militari dell'arma, hanno dichiarato di essere parte di un gruppo di trenta immigrati sbarcati clandestinamente al porto. In precedenza, alcuni cittadini avevano segnalato alla polizia la presenza dei tre. Dai controlli immediati effettuati dai carabinieri e dalla polizia, è stato accertato che i tre avevano mentito. Infatti, i tre egiziani era approdati al porto con un'imbarcazione tipo «gozzo maltese», di circa otto metri di lunghezza, partita alcuni giorni fa dall'Isola dei Cavalieri e che sarebbe risultata rubata. All'operazione ha collaborato il personale dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, coordinato da Giuseppe Stella. I tre egiziani, da precise verifiche effettuate dalle forze dell'ordine, da alcuni mesi avrebbero lavorato a Malta come pescatori. Presenti a Portopalo i vertici delle forze dell'ordine: carabinieri, polizia e guardia di finanza, oltre a Carlo Parini, coordinatore del Gruppo interforze di contrasto dell'immigrazione clandestina della Procura di Siracusa.
I tre egiziani hanno un'età di 34, 25 e 23 anni. L'imbarcazione, posta sotto sequestro dal personale dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, è lunga otto metri ed è dotata di un motore diesel entrobordo. Uno dei tre egiziani è stato condotto in ospedale per sospetta bronchite. Le forze dell'ordine, che stanno proficuamente collaborando per accertare ogni aspetto di questo sbarco anomalo, sono state impegnate per l'intero pomeriggio per appurare eventuali addebiti da contestare ai tre immigrati. Si sta cercando di rintracciare, inoltre, l'eventuale proprietario del natante, con ogni probabilità un cittadino maltese. E' il primo caso simile che si registra a Portopalo. La prontezza delle forze dell'ordine, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini, si è rivelata decisiva nel fermare il terzetto, intento ad allontanarsi da Portopalo.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 22-09-2010 - Categoria:
Cronaca