Portopalo, il nichel radioattivo ritrovato "Nessuna contaminazione nella zona"
PORTOPALO - (gasc) Il nichel 63, conservato nel pacco ancora sigillato, si trova nella caserma della stazione dei carabinieri di Portopalo. Il suo ritrovamento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in contrada Morghella, ha scongiurato qualsiasi pericolo di contaminazione radioattiva come si era temuto fino a poche ore fa. Se la sostanza fosse stata manomessa il rischio di un contagio per la zona sarebbe stato molto alto. Martedì scorso sia i carabinieri che i vigili del fuoco avevano passato al setaccio la discarica del comune di Pachino. Si temeva che qualcuno si fosse disfatto del pacco pericoloso gettandolo in un cassonetto dell'immondizia. Così come il nucleo sommozzatori dei carabinieri di Messina avevano scandagliato i fondali della costa pachinese, ma le ricerche hanno dato esito negativo. Gli inquirenti sono propensi a ritenere che chi ha recuperato il pacco, preoccupato di non poter uscire indenne dall'imponente spiegamento di forze dell'ordine, ha deciso di liberarsene, anche se non si esclude che a prelevarlo possa essere stato una persona ignara di quanto aveva tra le mani. L'allarme comunque è cessato: due relazioni sono state immediatamente inviate ai ministeri della Sanità e dell'Ambiente ed ad un dipartimento europeo che si occupa delle emergenze ambientali. La prefettura, che ha organizzato e coordinato la task force per il recupero del nichel, ha comunicato che l'emergenza è chiusa.
Il pacco è a disposizione degli specialisti del Ris, raggruppamento investigazioni speciali, per confrontare le impronte trovate con quelle conservate nei propri schedari. Al termine dei rilievi il nichel 63 sarà restituito all'azienda produttrice, ma gli investigatori intendono fare luce su questa strana sparizione. Il primo passo sarà quello di verificare tutti i passaggi della spedizione: dalla partenza da un paese dell'Unione europea fino all'arrivo in Sicilia, ma quello che i carabinieri della compagnia di Noto stanno cercando di accertare è se il trasporto del carico pericoloso fosse regolare. Questo il filone investigativo sul quale stanno lavorando gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto della Repubblica, Giuseppe Toscano, titolare dell'inchiesta. L'ipotesi del furto su commissione resta ancora in piedi ma, per il momento, non ci sono iscritti nel registro degli indagati.