Portopalo, l'assessore Barone: "Qui c'è grande rispetto della morte"
PORTOPALO - "Sia in qualità di assessore alla cultura del comune portopalese, sia come cittadina che vive a Portopalo, non posso che dissentire da quanto affermato da Barbara Fronterrè durante un incontro svoltosi a Siracusa". Una parte dell'intervento della Fronterrè è stata riportata nei giorni scorsi dal nostro giornale. "Quando si parla di devastazione culturale si fa un'analisi quantomeno superficiale - aggiunge l'assessore Barone - forse perché la Fronterrè manca da Portopalo da un bel po' di tempo. Qui c'è una grande senso e un rispetto della morte difficilmente riscontrabile altrove". L'analisi di Barbara Fronterrè si riferiva al comportamento di alcuni pescatori locali che all'inizio del '97 ributtavano in mare i cadaveri relativi al naufragio del Natale '96.
Una vicenda di recente tornata di forte attualità grazie a "I fantasmi di Portopalo", il libro del giornalista sardo Giovanni Maria Bellu. "Ho parlato telefonicamente con il signor Bellu nei giorni scorsi - conclude Dora Barone - manifestandogli il mio disappunto per il contenuto del libro, almeno della parte inerente Portopalo, che ho già letto. Condivido la linea del sindaco che è intenzionato a querelare l'autore, poiché restare inermi davanti a tanta disinformazione equivale ad acconsentire a cose assolutamente fantasiose. Mi riferisco ad alcuni passaggi del libro dove Portopalo viene dipinto come un paese in odore di mafia. Bellu si è avvalso di fonti locali poco attendibili". Intanto del libro se ne dovrebbe parlare in uno dei prossimi consigli comunali, come preannunciato dal consigliere Edmondo Pisana.
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 20-10-2004 - Categoria: Cronaca