PORTOPALO - Musica e polemiche, divertimento e tutela della quiete pubblica: il binomio mal si concilia. Da un lato c'è chi difende le serate organizzate dai locali pubblici lungo il corso Vittorio Emanuele, dall'altro alcuni cittadini reclamano per una situazione che secondo loro non è sostenibile, dal momento che nei fine settimana il tasso di rumore, anche fuori orario, è intollerabile. «Non è possibile continuare così – afferma un residente del centro cittadino –, poiché un conto è il piano bar o il caffè concerto, ben altra cosa sono le serate di discoteca e musica rock, che vanno ben al di là della mezzanotte e che spesso si concludono con l'intervento delle forze dell'ordine ad intimare di spegnere amplificatori ed altoparlanti». Dalla parte opposta vi sono i fautori delle serate musicali, in larga parte giovani. «Ma Portopalo è un paese turistico? – dice un ventenne – Allora l'estate è anche questo. Va allargata la soglia di tolleranza altrimenti non ha senso sperare nel turismo. Marzamemi, del resto, ci fa una concorrenza spietata a base di iniziative musicali che attirano tanti giovani. Non si può, ogni anno, ripetere sempre i medesimi concetti».
L'allocazione dei locali pubblici, gran parte dei quali insistono in quattro quartieri centralissimi, rende il centro abitato a rischio lamentele. Un villeggiante proveniente dalle parti di Messina definisce assurda la situazione che si registra spesso di sabato. «L'altro ieri sono arrivato a Portopalo e ho trovato quasi tutto il centro abitato bloccato da una manifestazione sportiva. In prossimità di un supermercato la fila era molto lunga. Questo dalle mie parti si chiama caos, altro che turismo».
Le polemiche, insomma, sono il leit motiv di ogni stagione estiva che quest'anno è cominciata in anticipo rispetto agli anni precedenti. E non mancano le situazioni al limite dell'assurdo. L'ultima riguarda la scomparsa dei divieti posizionati lungo la via Principe di Piemonte per segnalare agli automobilisti la pedonalizzazione di un largo tratto del corso cittadino. Domenica sera l'addetto municipale alla sistemazione dei segnali ha evidenziato la sottrazione di questi segnali. «Sabato ne mancavano già alcuni – afferma l'lsu Angelo Burgaretta – ma domenica sera tutti quelli che posizionavo agli incroci della via Principe di Piemonte, a partire dalla via Garrano, erano scomparsi. Mi chiedo il perché di questi gesti».
La domanda, tuttavia, è un'altra: quando finirà l'epidemia di stupidaggine che si registra a Portopalo da alcuni mesi a questa parte?
SER. TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 10-07-2007 - Categoria:
Cronaca