Portopalo, naufragio del '96 Nuovo processo per El Hallal
CATANIA - (clc) Il comandante della "Yohan", l'imbarcazione carica di 300 clandestini che affondò al largo di Portopalo a Natale del 1996, dovrà essere processato dalla Corte d'assise di Siracusa. Ieri mattina la Corte d'assise d'appello di Catania, accogliendo il ricorso del procuratore generale Giulio Toscano, ha annullato la sentenza dei giudici aretusei che si erano dichiarati incompetenti nei confronti di Youssuf El Hallal, il comandante della barca di sedici metri che attualmente si trova in Francia. Dovrà rispondere di omicidio volontario, così come l'altro imputato per la tragedia, Sheik Turab, il pakistano accusato di aver organizzato il viaggio dei disperati. Il pg Toscano, nella sua requisitoria, aveva insistito sulla necessità che l'azione penale avviata dalla Procura di Siracusa venisse portata avanti, anche se l'incidente avvenne in acque internazionali e l'imputato si è rifugiato in Francia . Soddisfazione è stata espressa dal difensore di parte civile, il penalista Paolo Reale. A Natale del 1996 la tempesta fece naufragare le speranze di trecento clandestini tra indiani, pakistani e srilankesi di etnia tamil: furono inghiottiti dal mare e la tragedia rimase a lungo sepolta negli abissi.