Portopalo, nel bilancio si cercano fondi per i precari
PORTOPALO - «Stiamo facendo il possibile per trovare i fondi necessari a fare uscire dal precariato i lavoratori Asu».
Dopo la giornata di agitazione di giovedì scorso, l'Amministrazione comunale sta cercando di reperire i fondi necessari nel bilancio comunale, in fase di redazione per l'anno in corso, per i piani di fuoriuscita dei cosiddetti ex articolisti. L'assessore Gaetano Gennuso, intervenuto l'altro ieri all'incontro con i lavoratori in stato di agitazione, ha sottolineato le difficoltà esistenti, a cominciare da ulteriori richieste di esborso finanziario per l'infinita vicenda del campo sportivo che ha visto il Comune costretto, dopo sentenza giudiziale riferita a fatti che si verificarono negli anni ottanta, a riconoscere ai proprietari del terreno dove dovrebbe sorgere lo stadio, qualcosa come due miliardi e mezzo di vecchie lire.
E a questo proposito il Comune ha attivato un consistente mutuo. «Non si possono non citare questi imprevisti, altrimenti si rischia di non comprendere la situazione attuale e al momento stiamo verificando il da farsi per trovare i fondi per gli ex articolisti - fanno sapere dal Municipio - ma per adesso non c'è soluzione in quanto il bilancio è piuttosto ingessato a causa dei minori stanziamenti regionali». Qualcuno se la prende proprio con la Regione. «Loro hanno creato questo precariato diffuso, parecchi anni addietro, ed ora scaricano sui comuni che hanno già una miriade di problemi per far quadrare i conti». C'è anche chi avanza una proposta provocatoria. «Non è cosa facile trovare questi fondi in bilancio - dichiarano da palazzo municipale - a meno che non si chieda agli amministratori comunali che, dopo aver rinunciato in questi anni all'indennità di carica, finanzino adesso di tasca loro il tutto. «C,'è comunque, da parte nostra il massimo impegno per reperire questi fondi». La situazione è in via di definizione e non è escluso che nelle pieghe del bilancio cittadino si riesca a reperire qualche somma.
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 14-05-2005 - Categoria: Cronaca