Pachino che puramente divina sei creata, i politici di ieri ti hanno fondata, su un colle ti hanno edificata sulla cui cima si poteva ammirare tutto lo splendore: i verdi vigneti e l'azzurro del mare. Ah come tutto era bello; dal colle soffiava un soffice venticello al par dell'acqua limpida del ruscello.
Purtroppo quelli di ieri non ci son più, quelli di oggi fanno tutto il contrario. Pachino, mia amata Pachino sembri come un albero abbandonato invaso di parassiti che succhiano la linfa delle tue foglie e delle tue radici fino a poterne determinare una possibile morte.
Continuerò ad amarti, mi prodigherò a trovare dei validi pesticidi per liberarti dai parassiti, per farti di nuovo rivivere come volevano i politici di ieri. Se riuscirò ne conserverò un pezzettino per nasconderci il mio destino.
Alla faccia di quelli di oggi
Fonte:
Pietro Savarino il 10-06-2008 - Categoria:
Opinioni