PORTOPALO - (sedi) Continua la protesta dei lavoratori socialmente utili. Per il secondo giorno consecutivo, dunque, tanti uffici comunali sono rimasti privi di personale. La rottura tra gli Asu e l'amministrazione comunale si è concretizzata a causa della mancata definizione del piano di fuoriuscita nel bilancio, senza la quale non possono essere impegnati i 149 mila euro necessari, che corrispondono al 40 per cento dei fondi stanziati dalla Regione per i lavoratori. Dopo l'inizio della protesta, i lavoratori stessi hanno avuto un incontro chiarificatore con l'assessore Gaetano Gennuso, che ha esternato la volontà del Comune di andare incontro agli Asu. "Si parla tanto di volontà - affermano i 18 lavoratori socialmente utili -, ma è inutile farlo se poi non si trovano i soldi necessari per la nostra causa.
Non si capisce perchè‚ si deve arrivare al punto di forzare la mano, con comportamenti drastici da parte nostra, solo per ottenere quello che ci spetta". Una situazione che si prospetta non di semplice soluzione. La prima iniziativa presa dagli amministratori locali è stata quella di scandagliare tutti i capitoli del bilancio, che tra non molto passera in consiglio per l'approvazione, alla ricerca di fondi da destinare agli Asu. "Nonostante da ben tre anni - sottolineano i lavoratori - tutti sapevano che entro il 2005 doveva essere definito il paino di uscita, nessuno ha pensato prima a prevenire questa situazione critica per gli Asu e, di conseguenza, per gli uffici comunali. Ma se nulla si risolverà, protesteremo in maniera più drastica e pressante per ottenere quello che ci appartiene".