PACHINO - Regolarizzati tutti i lavoratori precari del comune di Pachino. L'agognato posto fisso si concretizzerà a partire dal primo novembre prossimo con la firma, per gli oltre 70 lavoratori contrattisti della casa municipale che saranno assunti a tempo indeterminato. Stop, dunque alle preoccupazioni ed alle polemiche che avevano caratterizzato i mesi scorsi e che erano seguiti ad una regolarizzazione a scaglioni. Il sindaco Paolo Bonaiuto, reduce da una missione palermitana, ha ottenuto per tutti i precari in servizio alla casa municipale, il lasciapassare per la regolarizzazione in un'unica soluzione, così come la casa municipale aveva chiesto integrando la prima delibera con cui era stata chiesta la contrattualizzazione per solo una ventina di dipendenti.
Il primo cittadino, dopo un incontro con le rappresentanze sindacali, aveva chiarito le reali intenzioni della giunta comunale e cioè di regolarizzare tutti i lavoratori a tempo determinato e con orario pieno e non dimezzato. In tanti erano rimasti scettici dopo quell'incontro. «Abbiamo mantenuto le promesse, -ha affermato Bonaiuto-. Così come ci eravamo impegnati firmando un protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto i fondi alla regione e abbiamo presentato un piano di stabilizzazione per tutti i nostri dipendenti a contratto, piano che è stato approvato».
A partire dal primo novembre dunque si procederà alla firma dei nuovi contratti. I lavoratori a tempo determinato vedono così allontanarsi lo spettro del licenziamento paventato dopo la direttiva nazionale che intende cancellare il precariato e che prevede il mancato rinnovo, nel 2013, dei contratti a tempo determinato. Al comune di Pachino ci sono precari che hanno accumulato ben tre lustri di lavoro a contratto, acquisendo competenze e peculiarità lavorative su cui la stessa macchina amministrativa punta e confida. Una risorsa importante, dunque, quella dei lavoratori precari, che ad oggi hanno supplito al gap del blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, sostituendo decine di dipendenti che hanno lasciato il posto di lavoro perché arrivati all'età di pensionamento. La mancata assunzione dei precari comunali, sarebbe stata dunque una grossa perdita per l'intera macchina comunale, oltre ad avere conseguenze gravissime per le settanta famiglie dei dipendenti che, dall'oggi al domani, si sarebbero trovati in molti casi privi di fonti di sostentamento.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 16-10-2010 - Categoria:
Politica