PACHINO - Situazione sanitaria preoccupante per il segretario del locale circolo dei Democratici di sinistra. A destare allarme sarebbe la sospensione nel Presidio territoriale di emergenza di Pachino del servizio "Cardiovox", uno speciale macchinario che permetteva un collegamento istantaneo, nel caso di Pachino, con un centro cardiologico di assistenza di Milano. "Ogni qualvolta un paziente si recava presso la sede del PTE di Pachino, afferma il segretario Ds Salvatore Borgh, se sospetto di una sofferenza cardiaca, veniva sottoposto ad un controllo con questo speciale macchinario. Da diversi giorni il servizio è stato sospeso, non sappiamo il perché e desidereremmo conoscerne le motivazioni che non possono essere accettate se esse non coincidono con un servizio migliore. Si è tanto parlato dell'esigenza per Pachino e Portopalo di avere vicino almeno un centro di soccorso, come il PTE, che garantisce la prima fase di assistenza in casi di emergenza sanitaria e questa vicenda, di ennesimo impoverimento del sistema, ci penalizza notevolmente. Lanciamo allora un allarme perché venga ripristinato questo servizio o uno simile a tutela delle persone che ne potrebbero usufruire. Chiediamo al sindaco e alle altre forze politiche e sociali di Pachino, di richiedere con vigore e urgenza una soluzione, la più celere consentita. Questa vicenda deve riportare all'attenzione dell'opinione pubblica la questione sanità che, come tante altre, venisse facilmente dimenticata".
A tal proposito Borgh ha anche inviato una lettera al direttore generale dell'Asl 8 di Siracusa ed ai sindaci di Pachino e Portopalo con la quale si richiede al dirigente Leto di ripristinare il servizio interrotto: "Chiediamo di ripristinare il servizio cardiovox, ritenuto utile alla salvaguardia della salute di tutti coloro che abitano nei comuni di Pachino e Portopalo, o di sostituirlo con un altro di eguale efficienza e garanzia, al fine di migliorare la capacità di assistenza delle strutture sanitarie pubbliche site nel nostro circondario.
Riteniamo che esso faccia parte di un livello minimo di assistenza sanitaria al quale non possiamo in alcun modo rinunciare, alla stregua di tutti i cittadini di una nazione che vive nel terzo millennio. Ai sindaci poi, -continua Borgh- si rivolge l'invito a riprendere un percorso che sembra interrotto, finalizzato a fare avere a tutta l'area dell'estrema punta sud della Sicilia, un servizio sanitario di qualità. Al riguardo si rammenta che ancora non è partita la residenza assistita per anziani, che non è stato avviato il laboratorio di radiologia, che il laboratorio analisi soffre di carenza di strumentazioni, che altri servizi devono essere inseriti e correttamente valorizzati e tutelati".
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 29-12-2004 - Categoria:
Cronaca
La situazione
Dispiace, che a fronte di una situazione sanitaria senza precedenti,qualcuno che, evidentemente, ha qualche problema di cuore: sollevi, solo ora, il problema della sanità locale. E poi per cosa? Per una macchinetta che chiunque si può comprare per la modica somma di qualche centinaio di euro. E,invece, e non si attacca politicamente chi di questa "politica sanitaria regionale"(privatizazione della sanità) ne ha fatto un vero e proprio feudo.Ma si sà, ognuno, si interessa delle cose che gli stanno più a cuore...."vox populi"
Cordiali saluti Spiros