Presi altri atti dagli inquirenti

Presi altri atti dagli inquirenti PACHINO - Continuano a tutto spiano le indagini su amministratori e politici al comune di Pachino. Nella giornata di venerdì gli inquirenti avrebbero posto in essere un nuovo blitz all'interno della casa municipale, procedendo ad acquisire nuovi atti. Si tratta della seconda visita in pochi giorni dopo l'arresto dell'ex assessore all'agricoltura ed all'urbanistica Giorgio Giliberto, segno che le indagini sono ancora in pieno svolgimento e ben lontane dall'essere concluse. Da quel giorno l'attenzione è stata catalizzata su fatture e documenti vari che sono stati acquisiti dagli inquirenti, probabilmente per supportare le indagini condotte. Non è chiara la natura dei documenti acquisiti nella giornata di venerdì, né se l'attività di indagine sia collegata all'inchiesta che ha portato agli arresti l'ex amministratore o ad altri filoni. Ciò che invece è palese è il clima di sospetto e di chiacchiericcio che viene sollevato ogni volta che vengono compiuti simili attività di indagine.

Ciò nonostante il sindaco più volte ha assicurato massima trasparenza nell'attività amministrativa e chiesto espressamente di fare piena luce sulla vicenda. Intanto l'ex assessore Giorgio Giliberto è stato nuovamente sentito dopo l'interrogatorio di convalida dell'arresto in cui decise di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ai suoi legali sarebbe stata rilasciata copia di alcune intercettazioni telefoniche che sono state registrate dagli inquirenti, e proprio su tali intercettazioni l'ex amministratore potrebbe fornire delle spiegazioni. Ad oggi però per Giliberto non è stata ancora revocata la misura cautelare. Sullo svolgimento delle indagini in città circolano diverse ipotesi. La più accreditata, anche in relazione al tipo di reato contestato a Giliberto, è quella sui metodi di pagamento delle fatture presentate da professionisti e ditte che collaborano con il Municipio. A tal proposito il Pd ha già proposto che le fatture siano pagate in ordine cronologico seguendo rigidamente il numero di protocollo con cui le stesse sono state presentate per il saldo

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 19-09-2010 - Categoria: Cronaca

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