PACHINO - Prende sempre più consistenza la candidatura di Andrea Rabbito alla presidenza del civico consesso. Nel corso di una riunione con gli iscritti della locale sezione del Pdl, il sindaco Paolo Bonaiuto ha verificato di persona la posizione della base del partito, del tutto contraria all'ipotesi che sta circolando da alcuni giorni a questa parte. Il punto della questione è uno: può il Pdl chiedere la carica presidenziale essendo il gruppo consiliare più consistente? Si attendono segnali anche dai vertici siracusani del partito, finora in silenzio dopo i primi scossoni che stanno agitando la coalizione di maggioranza. Nei giorni scorsi, oltretutto, al fine di trovare una soluzione allo stallo venutosi a creare, il primo cittadino avrebbe deciso di incontrare i consiglieri comunali singolarmente, cercando anche qualche sponda con esponenti eletti con l'opposizione, almeno un paio. Progetto Pachino, la civica che ha guidato la coalizione sconfitta di misura al ballottaggio ha definito la scelta di Rabbito non un'apertura alla minoranza bensì la legittimazione dei cambi di casacca in corsa, ovvero di quei soggetti politici che prima del ballottaggio hanno cambiato posizione. Il rebus di giorno in giorno sembra farsi sempre più intricato.
«Il sindaco è mal consigliato da qualcuno che preferisce recitare il ruolo di consigliere occulto – afferma un iscritto del Pdl – e pertanto, dal momento che eravamo al corrente dell'esistenza di accordi presi prima del ballottaggio sulla presidenza, riteniamo legittimo da parte del Pdl avanzare la possibilità di portare sullo scranno più alto dell'aula consiliare un nostro esponente». Emanuele Rotta, lo sfidante che ha perso di stretta misura alle ultime amministrative, parla di situazione ampiamente prevista. «Sapevamo che sarebbe andata a finire così. Il film a cui stiamo assistendo – dichiara Rotta - non fa presagire alcunché di buono per Pachino e i suoi cittadini. L'avvio è stato più negativo di quanto, persino noi che abbiamo sfidato Bonaiuto, avevamo previsto. Non pochi, tra quelli che hanno sostenuto il neo sindaco ben presto si ricrederanno». L'ex sindaco Modestino Preziosi intravede, in questa fase iniziale di consiliatura, segnali di pochezza, evidenziati dalla corsa a fare l'assessore o il presidente del consiglio comunale, cariche che prevedono indennità di natura economica. «Le coalizioni ampie – ha affermato Preziosi – portano a vincere le elezioni ma con difficoltà ad amministrare. Mi auguro che Bonaiuto non faccia come Barone che cambiò più di 50 assessori in quattro anni».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 19-07-2009 - Categoria:
Politica