Basilico al posto di Mandalà alla presidenza del Cumo. L'iter accusa una battuta d'arresto. Una circostanza che potrebbe creare qualche grattacapo all'interno della maggioranza che sostiene il sindaco pachinese Paolo Bonaiuto a cui spetta l'indicazione del presidente del Consorzio universitario. Si ingarbuglia, infatti, la questione relativa alla nomina di Aurelio Basilico al vertice del Cumo. Dopo la scelta come rappresentante del Comune di Pachino avvenuta la scorsa settimana, il comandante dei Vigili urbani rosolinese deve attendere dal sindaco Savarino la firma dell'autorizzazione per poter assumere l'incarico. La nuova mansione, secondo quanto dichiarato da Basilico, non dovrebbe incidere sull'attuale orario di lavoro al comando rosolinese. Nulla è stato ancora deciso in questo senso, ma il sindaco Savarino mostra qualche perplessità. «La richiesta è giunta ieri mattina sulla mia scrivania - dice il primo cittadino di Rosolini -; mi riservo di valutare bene ogni decisione. Infatti, Basilico non ricopre un incarico che prevede un orario di lavoro standard nel nostro Comune, ma un'elasticità ampia e necessaria per la comunità. Devo accertarmi che un altro incarico, verso cui io non ho alcun pregiudizio, non renda più difficile e lacunosa la sua presenza come responsabile del Quarto settore e comandante dei Vigili urbani».
Ieri, intanto, non c'è stato il preannunciato incontro tra i sindaci dei Comuni appartenenti al Cumo in cui si sarebbe dovuto ufficializzare il cambio alla presidenza, ponendo ufficialmente fine alla gestione Mandalà. Quest'ultimo, con grande stile, ha evitato qualsiasi tono polemico nei confronti del sindaco pachinese Bonaiuto, limitandosi a smentire di aver rilasciato dichiarazioni attinenti alla situazione politica (ma sarebbe opportuno parlare di «bailamme») pachinese.
E' risaputo, negli ambienti politici della città del ciliegino, che la nomina di Basilico arriva in quota Giannone, il consigliere comunale di Rosolini che nel 2009 ha conquistato un seggio nell'aula consiliare pachinese di via Rubera, ottenendo contemporaneamente il trasferimento in provincia di Siracusa come agente di polizia penitenziaria. E adesso l'opposizione critica Bonaiuto, «reo» di inserire il Cumo nel calderone del sottogoverno e delle diatribe politiche locali. «Ormai siamo diventati la barzelletta all'interno del consorzio universitario», ha dichiarato nei giorni scorsi il consigliere Giuseppe Buggea. Il sindaco ha replicato in modo piuttosto piccato. «Se parliamo di risate, allora il consigliere Buggea è un vero asso, dal momento che fa interventi che il più delle volte stimolano il nostro umorismo. Di fatto - ha concluso Bonaiuto - la nomina del presidente del Cumo è inserita in un discorso politico. Per queste motivazioni fu scelto Mandalà e per le stesse cause viene revocato prima della scadenza naturale del suo mandato».
SERGIO TACCONE
SANTINA GIANNONE
Fonte:
LaSicilia.it il 16-10-2012 - Categoria:
Politica