PACHINO - Prevedere a Pachino un centro mobile di rianimazione e pretendere il rispetto degli accordi raggiunti e fissati nel decreto assessoriale che prevedeva l'istituzione di presidi territoriali idonei ad fornire assistenza, specialmente nei casi di maggiore urgenza, oltre che la restituzione di ben 50 posti letto scippati alla provincia di Siracusa e destinati al sud est. È quanto sostiene la Cgil di Pachino che, con il suo segretario Antonio Armone, nei giorni scorsi ha partecipato ad un incontro proprio in tema sanità insieme ai segretari delle camere del lavoro di Avola, Noto e Rosolini. «Le proposte della sanità nella zona sud, -sostengono i rappresentanti della Cgil- sono deboli e non incidono in nessun caso nel rilancio della qualità e dei servizi sanitari, anzi ne peggiorano l'andamento e non valorizzano gli sforzi fatti al fine di migliorare i servizi resi».
La Cgil, tramite il segretario di Pachino Antonio Armone, evidenzia come l'indice dei posti letto nei presidi sanitari nella zona sud sia al di sotto dei parametri fissati dalle attuali normative, che la gestione economica si presenta largamente deficitaria e che si registra una costante migrazione di malati dalla provincia di Siracusa a quella di Ragusa. Un fenomeno, quest'ultimo, particolarmente accentuato proprio a Pachino e Portopalo che, a seguito anche della vicinanza geografica, sempre più spesso preferiscono rivolgersi alla sanità ragusana piuttosto che a quella aretusea. A pesare, secondo la Cgil, sarebbero anche le carenze delle attrezzature, cosa che aggrava i ritardi ed allunga le liste di attesa per esami strumentali importanti quali mammografie, ecografie e radiografie.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 13-01-2010 - Categoria:
Cronaca