«E' ora di finirla con la favoletta dello sfascio amministrativo lasciato da chi ha governato precedentemente Pachino. Le recenti affermazioni del vice presidente del consiglio comunale, Salvatore Francavilla, sono la conferma dell'approssimazione della classe politica che amministra la nostra città sconoscendo la macchina amministrativa».
Non usa mezzi termini Modestino Preziosi, più volte sindaco di Pachino negli anni passati. «Dare la colpa agli amministratori precedenti è ridicolo - aggiunge Preziosi - e non regge più. Cosa avrei dovuto dire io che trovai un comune in pessime condizioni e dove non veniva pagata nemmeno la tassa di circolazione nei mezzi comunali.
La realtà è che noi arrivammo a reggere le sorti del comune gradatamente, dopo esserci formati all'opposizione mentre ora si arriva ai vertici privi di qualsiasi preparazione e sconoscendo la macchina burocratica». L'ex primo cittadino sottolinea i risultati della sua gestione. Poi riporta alcuni dati numerici. Nel 1997 c'era un avanzo di amministrazione di 14 miliardi - dice Preziosi - ed una situazione di cassa di oltre un miliardo e mezzo. Inoltre io avevo un consiglio comunale la cui maggioranza mi era avversa a differenza del monocolore attuale dove tutti o quasi sono parte della maggioranza». Il giudizio di Preziosi sul primo anno di amministrazione Barone è impietoso. «Posso usare solo un termine: nullismo assoluto. Finora del decantato cambiamento in campagna elettorale - ribadisce Preziosi - non abbiamo visto nulla».
E sulla compagine amministrativa l'ex primo cittadino pachinese aggiunge. «Una giunta modesta - dice ancora Preziosi - dove si passa da un assessore all'ecologia che sbandiera ai quattro venti risultati storici per l'appalto della nettezza urbana ad un responsabile al turismo che non sa dove sta di casa la cultura. Di questo passo Pachino non potrà che regredire». Un ultimo riferimento Modestino Preziosi lo riserva alla crisi della sinistra pachinese. «Il momento è molto difficile ed è necessario un risveglio della società civile. La realtà è che non si è creato un collegamento tra chi ha amministrato Pachino e chi doveva amministrarla in futuro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti - conclude Preziosi - e non serve essere dei grandi conoscitori della politica locale per avvertire il degrado e l'improvvisazione diffusa oggi in molti settori».
Fonte: LaSicilia.it il 13-11-2002 - Categoria: Politica