PACHINO - L'ex vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Michelangelo Blandizzi interviene sulla vicenda relativa al piano regolatore generale del comune ed alle recenti dimissioni dei progettisti del piano, gli architetti Cantone ed Agnello. «Sulla questione del piano regolatore nessuno pensi a forzature o ad illogicità, -ha esordito Blandizzi- anche perché già quando io ricoprivo le funzioni di assessore ai lavori pubblici fu nominato un commissario da parte della Regione nelle vesti dell'architetto Ragusa. Il commissario diede ai progettisti dei precisi indirizzi che permettevano la modifica del Prg solo in due sensi e cioè l'adeguamento all'impatto ambientale anche e soprattutto in considerazione della formazione da parte della regione delle aree Sic e Zps nel territorio pachinese, e la verifica del sistema idrogeologico soprattutto nella zona sud-est dell'abitato al fine di verificare se i canali di scarico relativi alla fogna bianca fossero sufficienti e rispondenti alle esigenze dell'abitato. Ogni ulteriore modifica del piano regolatore, se pure opportuna o necessaria, al momento non può essere fatta dato che è necessario seguire gli input del commissario Ragusa».
L'ex assessore ai lavori pubblici poi traccia la via per aprire la cosiddetta «seconda fase» necessaria per ammodernare il piano regolatore e renderlo adeguato alle esigenze della città. «L'unica via è quella della concertazione, così come io avevo iniziato a fare. La concertazione deve essere fatta con tutte le forze politiche, con i tecnici che operano nel mondo dell'edilizia ed anche in considerazione delle esigenze commerciali della città. Solo così si potrà programmare il futuro sviluppo di Pachino» Blandizzi ha anche fatto riferimento alla frazione di Marzamemi ed al piano di recupero in forza del quale il Borgo si è potuto sviluppare. «Per Marzamemi, -ha continuato Blandizzi- bisogna seguire quel piano che ha dimostrato ampiamente di funzionare, e bisogna rispettarlo anche laddove prevede l'abbattimento di alcuni manufatti. Invece non si capisce perché il piano spiagge che io avevo avviato all'inizio dell'amministrazione si sia arenato».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 07-02-2008 - Categoria:
Politica