PRIMARIE - Giudizio in controtendenza da parte di Pietro Ferrara dell'Unione

PACHINO - Giudizio in controtendenza sulle primarie a Pachino. Nonostante tutti i leader politici del centrosinistra si siano dichiarati soddisfatti della consultazione interna di qualche settimana fa, l'esponente dell'Unione Pietro Ferrara si dice invece deluso. "In riferimento alla media nazionale la partecipazione a Pachino è stata scarsa, - ha affermato l'ex senatore - e certamente non pari a quella registratasi altrove che è stata di un quarto dell'elettorato. Pachino avrebbe
dovuto fare registrare un'affluenza tra i 1500 ed i 7000 voti. Una dato, - continua Ferrara - che dovrebbe fare riflettere. Inoltre le percentuali di preferenza avute da Prodi a livello nazionale si sono attestati al 74% mentre a Pachino sono arrivati appena a sfiorare il 52%. Possiamo affermare che non c'è un Prodi a Pachino?" - si chiede l'ex senatore. Ferrara azzarda anche delle spiegazioni. "Penso che ci sia stato un impegno relativo da parte dei rappresentanti del professore". Poi Ferrara trasfonde la consultazione a livello nazionale nella situazione locale. "Il risultato appare più negativo considerando anche il momento di crisi della politica locale che non dimostra un impegno serio di buon senso e volto al bene comune. Se si vuole costruire l'alternativo allo sfascio dell'attuale classe politica, allora l'Unione deve rimboccarsi le maniche per aprirsi alla società pachinese laboriosa ed onesta che ha ancora a cuore le sorti della città.

Ritengo che sia venuto il momento, grazie al responso delle primarie, di preparare un centrosinistra allargato a quanti non si riconoscono nel qualunquismo e lottano contro l'indifferenza". Poi Ferrara ritorna a questioni di più ampio spettro. "Il ricordo del cattivo funzionamento delle istituzioni per colpa dei partiti e della legge elettorale proporzionale, considerati a torto causa ed effetto della partitocrazia e della inevitabile corruzione, sembra oggi sbiadito. Il ritorno al proporzionale senza la regola della preferenza farà ancora di più aumentare il potere dei vertici nella scelta delle candidature.
Tutti noi sappiamo inoltre che la corruzione è in aumento ma ci
infastidisce il sentirne parlare. La sensazione, -continua Ferrara- è che abbiamo rimosso il problema perchè spiacevole e quindi è meglio evitarlo. Denunciare sprechi, abusi e collusioni serve a poco, perchè gli accusati fanno finta di niente confidando nella memoria corta. Se ancora la corruzione prolifera però, -ha concluso Ferrara- è a causa di una società che considera intelligente e fortunato chi è scaltro e spregiudicato".

SA.MAR.
Fonte: LaSicilia.it il 01-11-2005 - Categoria: Politica

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