PACHINO - Il mini eolico incassa il parere favorevole anche di Michelangelo Blandizzi, esperto alla sicurezza del comune di Pachino ed ex assessore ai lavori pubblici nella passata amministrazione. Blandizzi nei giorni scorsi, si è dichiarato favorevole alla installazione dei tre impianti sul territorio Pachinese qualora il consiglio comunale approvasse la scelta di dare il via libera ai mulini a vento. «Il mio è soltanto un parere tecnico, -ha affermato Blandizzi, e non un parere di carattere politico. Del resto io per lavoro mi occupo di valutazione rischi e di certificazioni di impianti. Il mio parere non può che essere favorevole al mini eolico per molteplici ragioni -ha continuato Michelangelo Blandizzi-. Generalmente si parla di eolico in termini pregiudizievoli, richiamando alla mente i grandi mulini a vento, con un raggio elico molto grande, con installazioni che occupano superfici grandissime. Questa non è l'immagine corretta dell'impianto previsto sul territorio pachinese, dove invece è previsto un mini eolico con palificazione ad altezza massima di 15 metri ed altrettanto mini elica di raggio non superiore a tre. Si tratta inoltre di soli tre pali impiantati in territori di nessun pregio o rilevanza, con un impatto ambientale pari a zero e con vantaggi sostanziali per la collettività».
Blandizzi evidenzia come sicuramente l'energia ricavata dalla forza del vento sia un'energia pulita, con costi bassissimi di manutenzione degli impianti. «Per un no preconcetto, -ha affermato l'esperto della casa municipale- si dice no al mini eolico ma si continua ad utilizzare petrolio e suoi derivati. Viene spontaneo a questo punto porsi un quesito: se si rinunciasse ai tre impianti di mini eolico si sarebbe disposti a rinunciare alla quantità di energia che i tre pali sono in grado di produrre? Certamente no, e quel quantitativo di energia verrebbe acquistato dall'Enel che lo produce mediante la combustione di petrolio». Emerge dunque per Blandizzi il paradosso di chi, ritenendosi ambientalista convinto, a parole dice di essere favorevole alla tutela della natura, e poi manifesta contro i mulini a vento. «Importante anche ricordare, -ha continuato Blandizzi- che la tecnologia del mini eolico consente la realizzazione di piccole centrali anche sui balconi di casa propria, con le eliche a forma più svariata ed assolutamente compatibili con l'ambiente». I progetti inoltre prevedono anche l'accantonamento di fondi per lo smaltimento degli impianti qualora gli stessi dovessero non essere più produttivi. Il dibattito sull'eolico comunque, presto arriverà in consiglio comunale. È infatti competenza del civico consesso pronunciarsi sulle istallazioni o meno dei tre minipali, e questo fermo restando che la regione elimini la moratoria adottata qualche tempo fa che bloccò il proliferare degli impianti eolici in Sicilia.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 01-02-2010 - Categoria:
Ambiente