PORTOPALO - Primo passaggio in consiglio comunale della modifica dello statuto municipale, con l'inserimento dell'istituto della sfiducia al presidente dell'assemblea consiliare. La modifica è stata deliberata dalla giunta il 27 dicembre scorso. Martedì sera, con un voto a maggioranza assoluta si è registrata la prima delle tre votazioni previste, non essendovi il quorum dei 2/3 che avrebbe completato l'iter alla prima votazione. Il nuovo articolo 24 bis è stato modificato, con un emendamento del consigliere Pisana, di "Portopalo 2000", nel punto relativo ai sottoscrittori della proposta di sfiducia. L'emendamento ha esteso il numero dei proponenti dai 2/5 alla maggioranza assoluta dei consiglieri (8). Sulla previsione di inserimento nello statuto delle motivazioni alla proposta di sfiducia si è innescato un confronto molto serrato con l'opposizione. Dal gruppo "Servire Portopalo" i consiglieri Giovanni Cannarella ed Elivio Taccone hanno chiesto che la modifica sia comprensiva delle motivazioni alla sfiducia, sulla stessa stregua di quanto avviene già per il sindaco. "Non si può consegnare un organo super partes come la presidenza del consiglio comunale al solo criterio numerico della maggioranza", hanno sottolineato in diversi passaggi i rappresentanti di "Servire Portopalo", ribadendo la necessità di inserire le tipologie di cause che motiverebbero, tassativamente, la sfiducia.
La maggioranza ha bocciato queste proposte e anche la richiesta di chiedere un parere all'ufficio legale della Regione. "Chiedo a questo punto - ha aggiunto Giovanni Cannarella - che sia il presidente a farsi carico di richiedere questo parere sulle motivazioni alla sfiducia". Il vicepresidente Nardone, concorde con la maggioranza, ha sottolineato le differenze esistenti tra la sfiducia al sindaco, espressione diretta della volontà degli elettori, e quella al presidente, eletto dall'assemblea consiliare. L'indicazione delle motivazioni ad un'eventuale mozione di sfiducia sarà prevista in un apposito regolamento. L'iter prevede a questo punto la convocazione, nell'arco dei prossimi 30 giorni, di altre due sedute consiliari dove si andrà a votare sulla medesima proposta di modifica statutaria. Al secondo passaggio sarà ancora necessaria la maggioranza qualificata dei 2/3, al terzo basterà quella assoluta (8 consiglieri). E' facile prevedere dunque il passaggio della proposta alla terza votazione. Soddisfazione è stata espressa dalla maggioranza. Per il consigliere Fabio Sortino "si è trattato di un'evidente esempio di compattezza della coalizione che sostiene il sindaco". Intanto il consigliere d'opposizione Corrado Taccone ha dichiarato di fare riferimento all'Udc.
SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 09-03-2006 - Categoria: Politica