Priorità sui conti

Priorità sui conti PORTOPALO - Occhi puntati sul bilancio comunale e sulla ripartizione delle risorse. Con qualche giorno di ritardo sulle scadenze programmate, l'amministrazione comunale ha approvato il bilancio annuale di previsione del comune che prevede la ripartizione delle risorse finanziarie. Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da qualche frizione all'interno della componente di maggioranza che anche quest'anno ha rinunciato alle indennità di carica al fine di liberare dei proventi che potranno essere spesi per fornire qualche servizio in più. L'esiguità delle somme per comuni piccoli quale è Portopalo fa si che il bilancio assomigli sempre più ad una coperta troppo corta che, se tirata da un lato, rischia di lasciare scoperto l'altro. Dopo l'approvazione da parte della giunta ora l'attenzione si sposta sull'opposizione e sugli emendamenti che questa vorrà presentare. Il capogruppo di minoranza Elivio Taccone ha ribadito le priorità che il centrosinistra proporrà dai banchi del consiglio.
"Come sempre, -ha affermato Taccone- porremo l'attenzione su due questioni che ci stanno a cuore e cioè l'assistenza domiciliare agli anziani e la pulizia del territorio. Crediamo che queste debbano essere due punti cardine per il paese. Certamente, -ha continuato Elivio Taccone- il bilancio è stato varato con almeno venti giorni di ritardo e questo costringe a tempi più ristretti che di fatto fino ad oggi ci hanno impedito di conoscere ed approfondire le voci di spesa che l'amministrazione ha previsto ed i servizi che vorrà attivare". Poi Taccone fa riferimento ad una recente dichiarazione dell'assessore Cannarella.

"L'assessore dice che l'amministrazione non ha aumentato le tasse, ma vorrei ricordargli che il canone per la spazzatura è cresciuto di circa il 46% per effetto dell'aliquota che è variata dallo 0,52 all'1,14 e questo limitatamente alle abitazioni private". Per quanto riguarda le limitate risorse, nella maggioranza di governo inoltre è stato registrato qualche mugugno in merito alla mancata rinuncia da parte del presidente del consiglio all'indennità di carica così come invece hanno fatto gli altri componenti della coalizione che rivestono cariche amministrative. "La Burgaretta sa fare il presidente del consiglio, -ha affermato Elivio Taccone- e l'opposizione si sente garantita dal suo modo di condurre le sedute consiliari. Credo che chi lavori seriamente e spende buona parte del suo tempo per il comune abbia il diritto di percepire l'indennità che la legge gli assegna". In merito alla possibilità che un emendamento dell'opposizione possa eliminare l'indennità del presidente del consiglio, Taccone ha affermato: "Credo che i ruoli di maggioranza ed opposizione non debbano essere scambiati. Se si vuole eliminare l'indennità deve essere la maggioranza a farlo e non l'opposizione. Va comunque analizzato il modo di impiego di tali somme, per cui ogni decisione è prematura prima di vedere materialmente il bilancio".

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 11-06-2005 - Categoria: Politica

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