PORTOPALO - S'intitola “Portopalo: nomi su tombe senza corpi” ed è un nuovo progetto artistico incentrato sul naufragio del Natale '96, tragedia in cui persero la vita 283 immigrati asiatici a 19 miglia da Capo Passero. La prima assoluta è prevista ad inizio dicembre, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, nell'ambito del “Romaeuropa Festival”. La regia di questo progetto è di Giorgio Barberio Corsetti, che con Guido Barbieri (autore dei testi) e Oscar Pizzo è autore della parte drammaturgica. Questo progetto artistico si aggiunge ad altri che sono già stati portati in scena negli ultimi cinque anni, non dimenticando che è in allestimento anche un film sulla vicenda della quale proprio a dicembre cade il suo decennale. Domenica scorsa una troupe, con telecamere al seguito, ha effettuato delle riprese al porto, durante l'ultimo sbarco di migranti. In serata si è recata in chiesa per intervistare il parroco Palacino.
Alcune riprese sono state effettuate sull'altare di San Paolo, monumento allestito qualche anno fa dal prete portopalese in memoria di tutti i naufraghi e le vittime del mare. In scena saranno presenti musicisti provenienti dai paesi d'origine dei naufraghi: indiani, pakistani e cingalesi. Il lavoro musical-teatrale di Corsetti vuole essere un requiem civile che si snoda su un piano parallelo in cui vengono narrate le vite delle vittime (i cui corpi non sono stati recuperati, a tal proposito c'è un disegno di legge presentato il 3 luglio scorso al Senato dalla parlamentare dei verdi Tana De Zulueta) e di coloro che, la notte di Natale di dieci anni fa, li mandarono a morire tra Malta e la Sicilia.