PACHINO - La nuova maggioranza del sindaco Sebastiano Barone ha cominciato a muovere i primi passi, e sta procedendo nell'iter per sfiduciare il presidente del consiglio Ninni Nicastro. A chiedere di accelerare i tempi sarebbero stati i nuovi consiglieri intervenuti per puntellare la coalizione. Il punto di rottura sarebbe stato determinato dalle dichiarazioni dello stesso Nicastro che ha respinto ogni ipotesi di avvicendamento allo scranno più alto del civico consesso, soprattutto nei modi e nei termini con cui è stato proposto. È però da verificare quali saranno le motivazioni addotte dai consiglieri firmatari della proposta, infatti, fatta eccezione per gli accordi politici tra i partiti della ricomposta Cdl, non esisterebbero, almeno in apparenza, delle motivazioni serie da portare alla rimozione di una carica istituzionale quale è la presidenza del consiglio. Il civico consesso infatti è sempre stato guidato con equilibrio e la presenza di Nicastro alle adunanze è stata costante. Appare dunque difficile che tutti ed 11 i consiglieri di maggioranza accettino di votare a scatola chiusa per salvare i precari equilibri di coalizione. Intanto i partiti continuano nei loro duelli per affermare la leadership interna. Nell'Udc, dopo le accuse del coordinatore Nuccio Cicciarella che nei giorni scorsi si è scagliato contro gli assessori del suo stesso partito ed il gruppo consiliare che li sostiene, non tarda ad arrivare la risposta dell'assessore all'agricoltura, il centrista Nino Iacono. "Cicciarella e Francavilla non fanno altro che indebolire il partito, -ha affermato- e sanno solo remare contro. Dalla mia parte ci sono i numeri che mi hanno sempre dato ragione. Quando sono stato candidato o ho appoggiato degli esponenti, l'elettorato mi ha sempre premiato, ed ho portato un valore aggiunto ai partiti in cui mi sono schierato. Al contrario, oggi se l'Udc è più debole, la colpa è esclusivamente di Cicciarella.

Grazie ai suoi giochi infatti abbiamo dovuto rinunciare ad un assessore-vicesindaco quale è Valerini, tradito da Francavilla che gli ha negato il suo sostegno consiliare. Vorrei ricordare che da consigliere comunale Valerini difese lo stesso Francavilla anche contro la volontà di alcuni esponenti del suo stesso partito che lo volevano sfiduciare e che grazie a tutti noi Francavilla fino ad oggi ricopre la carica di vicepresidente del civico consesso, e lo stesso Cicciarella riveste il ruolo di componente del nucleo di valutazione e di membro dell'Asi. Per noi inoltre non c'è differenza tra i vari referenti provinciali o regionali. Noi non ci schieriamo in base alle simpatie. Se poi essere vicini all'on.Gianni è una colpa lo dicano pure. Sono comunque loro, -ha concluso Iacono- quelli che dicono di voler fare delle liste civiche e non noi che abbiamo avuto l'unico obiettivo di riunire la Cdl per amministrare e presentarci con un progetto serio al giudizio dell'elettorato". Sul fronte opposto il movimento Rinascita di Pachino ha, in un comunicato, spiegato i perché della sfiducia a Barone. "Riteniamo il gesto doveroso, -scrive il coordinamento della lista civica- dopo il tentativo di accanimento terapeutico nei confronti di un'amministrazione che ha fallito. Credevamo che con Barone fosse favorito il ritorno ad un modo sano di gestire la cosa pubblica. Ma il sindaco ha tradito tutti i cittadini, -continua il coordinamento di Rinascita- non onorando nessuno degli impegni verbali e scritti". Secondo Rinascita insieme a Barone avrebbero tradito anche i partiti della Cdl "capaci solo di azzannare ed azzannarsi tra loro". Poi il coordinatore Mallia si rivolge ai cittadini: "I cittadini hanno già capito da tempo che questa esperienza politica è fallita. Con la mozione abbiamo cercato di coagulare il massimo dei consensi, constatando però come le logiche dei consiglieri non tengono conto delle esigenze della gente. A votare la mozione comunque saranno moralmente gli stessi cittadini".

Salvatore Marziano