PACHINO - Prorogato l'ultimatum al sindaco di Pachino Giuseppe Campisi. Le forze politiche di maggioranza ieri hanno deciso di postergare la scadenza dell'out-out inviato al primo cittadino a causa dell'assenza giustificata del sindaco. Slittano dunque le forti prese di posizioni annunciate nella giornata di domenica e che si sarebbero dovute concretizzare alla riapertura del palazzo di città dopo la pausa del fine settimana. Secondo la strategia preparata dalle forze politiche che sostengono l'azione di governo qualora la mattinata di ieri fosse trascorsa senza la convocazione da parte di Campisi dei rappresentanti politici al fine di avviare una verifica dell'azione politico-amministrativa all'insegna del dialogo e della compartecipazione, sarebbe stato protocollato un secondo documento con il quale di fatto i partiti avrebbero tolto il loro sostegno alla giunta di governo. Consequenziali, a quel punto, sarebbero state anche le dimissioni di almeno sei dei sette assessori attualmente in carica (uno di essi infatti, non essendo legato a nessun partito politico ma essendo il frutto di un accordo elettorale tra la coalizione del sindaco Campisi e quella del candidato sindaco Angelo Maione, non si è unito alle proteste dei suoi colleghi). Nulla di tutto ciò si è però verificato. Il sindaco da qualche giorno infatti non si reca al comune pare per problemi di salute e dunque non ha potuto ufficialmente prendere visione della missiva protocollatagli nei giorni scorsi. Una motivazione questa, buona per tutti al fine di evitare passi da taluno considerati troppo affrettati e che avrebbero messo in serio pericolo la poltrona degli amministratori. Tutto rinviato anche per l'opposizione che ieri pomeriggio aveva indetto una conferenza stampa poi disdetta per assenza di fatti nuovi.
Il braccio di ferro dunque sembra destinato a continuare. Da un lato ci sono le forze politiche di maggioranza giunte ormai ai ferri corti con il primo cittadino ma che non osano perdere di vista le seggiole nel timore che altri gliele possano soffiare sotto il naso, dall'altro lato c'è l'opposizione che non vuole fare da stampella né al primo cittadino, nè ai partiti di maggioranza se non sarà chiaro il progetto politico relativo ad un eventuale dopo-Campisi. La minoranza insomma attende segnali dalle forze di maggioranza, altrimenti non sarà disponibile a togliere le castagne dal fuoco a nessuno. Intanto sul sostegno del movimento Rinascita di Pachino al sindaco Campisi dopo la pungente lettera del consigliere comunale Baglivo, arrivano le prime precisazioni. La Baglivo infatti nella lettera aperta inviata parla di “impossibilità a dialogare con il sindaco”, della volontà per il consigliere di “non voler essere un burattino” e degli “infruttuosi monologhi” a cui si riducono i confronti con il capo dell'amministrazione. Ciò però non significherebbe togliere il sostegno all'amministrazione Campisi. Una decisione, questa, che presuppone una presa di posizione dell'intero gruppo di Rinascita e non di un solo consigliere.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 03-04-2007 - Categoria:
Politica