PACHINO - Proclamata una giornata di sciopero dei dipendenti comunali per il 23 febbraio. È quanto stabilito dai dipendenti della casa municipale riunitisi ieri in assemblea nei locali dell'aula consiliare di via Rubera. A guidare la protesta sono state le quattro organizzazioni sindacali Silpol, Cgil, Cisl ed Uil i cui rappresentanti ieri hanno evidenziato i motivi della protesta. I comunali attendono ancora lo stipendio del mese di gennaio oltre al pagamento per i recuperi orari e per lo straordinario elettorale che, secondo le forze sindacali, sarebbe pervenuto alle casse comunali, ma le somme sarebbero state impiegate per altre necessità. Questione poi ancora più importante è stata quella relativa al salario accessorio per il quale sussiste un vero e proprio braccio di ferro tra i dipendenti e il responsabile finanziario Lucia Minniti. Quest'ultima infatti, ritenendo di applicare le più recenti normative in tema economico, ha già fatto sapere che gli incentivi non possono essere più distribuiti a pioggia, ma secondo un'assegnazione oculata e soprattutto mirata. Al contrario i dipendenti ritengono che le somme disponibili, anche se inferiori rispetto al passato, debbano essere utilizzate per incentivare l'intero personale ovviamente sulla base della produttività ma anche delle categorie di lavoro e dei carichi di responsabilità.
Su questo aspetto inoltre i dipendenti lamentano il fatto che gli obiettivi per il personale non sono affatto chiari, motivo per cui è difficile capire quando un obiettivo è stato conseguito o meno. L'amministrazione inoltre, sempre secondo i rappresentanti sindacali, avrebbe utilizzato il metodo del «dividi et impera», assegnando i salari accessori solo ad alcuni e non a tutti e senza alcuna operazione di trasparenza, per cui i dipendenti tendono a guardarsi con sospetto l'uno con l'altro, ipotizzando un possibile doppio gioco. Intanto, ieri pomeriggio è stata convocata la Delegazione trattante: non accadeva da quasi due anni. Anche su questo fronte non mancano le polemiche, dato che l'ordine del giorno con cui è stata fatta la convocazione appare, sempre a giudizio dei dipendenti, generico poiché tratta di problemi del personale senza indicare con precisione la tematica della distribuzione del salario accessorio. Inoltre, la convocazione sarebbe stata ufficializzata nello stesso giorno della riunione, senza il necessario preavviso. Altro fronte polemico è poi relativo alle cadenze con cui la Delegazione trattante dovrebbe essere convocata. Una circolare fatta pervenire dal segretario generale infatti fa riferimento solo all'ipotesi del rinnovo del contratto collettivo, mentre, secondo i rappresentanti sindacali dei comunali, le convocazioni andrebbero fatte anche con finalità consultive, di concertazione e di assegnazione dei salari accessori. I dipendenti avrebbero poi definito l'azione amministrativa come quella di "un autobus senza conducente".
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 10-02-2012 - Categoria:
Cronaca