PORTOPALO - La politica locale non va in ferie. Il sindaco Cammisuli deve ancora sciogliere le riserve sulla composizione della nuova giunta, il cui rebus non sembra di facile soluzione. Il primo cittadino infatti punta ad un esecutivo largamente condiviso con il resto della sua coalizione che, lo ricordiamo, è attualmente in minoranza all'interno del consiglio comunale (sette consiglieri contro i sei dell'opposizione con l'aggiunta del presidente del civico consesso e di un consigliere eletto l'anno scorso nella lista di Cammisuli). Il consigliere Corrado Scala nei giorni scorsi, dopo la bocciatura della variazione di bilancio "pro-spettacoli", si è detto tutt'altro che preoccupato della nuova geografia consiliare. "E' naturale che puntiamo a riavere quella maggioranza che ci hanno dato gli elettori con il loro voto - ha affermato nei giorni scorsi Scala - ma non ci preoccupiamo più di tanto. Anzi è stimolante fare politica come opposizione. Il nostro gruppo è compatto e adesso puntiamo a definire l'assetto della nuova amministrazione comunale a breve termine". Intanto si registra qualche residuo di polemica dopo la bocciatura del punto inerente il regolamento della protezione civile. L'ex vice-coordinatore, ed attuale componente del gruppo comunale di protezione civile, Gaetano Chiaramida, si dice fiducioso che il regolamento possa passare nella prossima seduta.

Poi aggiunge in modo sibillino, utilizzando un mammifero come metafora, che "qualche tricheco locale, che non siede nei banchi del consiglio comunale, non avendo alcuna rappresentanza, ha definito il nostro gruppo abusivo. Di abusivo però - sottolinea Chiaramida - c'è solo la parola intelligenza associata a questo soggetto". Il caso portopalese (bocciatura di un punto, ad opera del centro-sinistra, che svantaggia una realtà importante ed operativa come la locale protezione civile) è forse unico nel panorama regionale e nazionale. Il regolamento della protezione civile fu approvato nell'ottobre del 1998, mentre il gruppo fu costituito nella seconda metà dell'anno successivo. Per rimediare c'è tempo fino ad ottobre.

S.T