(sedi) La strada provinciale 19 Pachino - Noto ridotta a "colabrodo" ad appena cinque mesi dal collaudo adempiuto a seguito dei lavori di ammodernamento. A sottolineare lo stato di fatiscenza e pericolosità di una delle più importanti arterie della zona sud è proprio un gruppo di consiglieri provinciali che rappresentano la il sud della Provincia, ovvero Giuseppina Ignaccolo, Franco Latino ed Enzo Cottone, che è anche presidente della sesta commissione Lavori pubblici Provinciale. I consiglieri, accompagnati dal geometra della Provincia, Michele Smiriglio hanno effettuato ieri mattina un sopralluogo per accertarsi delle condizioni disastrose in cui versa la strada provinciale a pochissimi mesi dal collaudo effettuato e risultato positivo. "E' evidente - ammette Giuseppina Ignaccolo - che la strada necessita di una manutenzione straordinaria e la Provincia si deve fare carico di ciò". Una strada che mostra segni di cedimento per un tratto pari ad qualche chilometro, avvallamenti che sembrerebbero essere addebitabili non solo all'usura dovuta all'intenso traffico, seppur di automezzi industriali.

"L'opera è carente in tanti tratti - conferma il presidente della commissione Cottone, non possiamo permettere che rimanga in questo stato di degrado". Si cercano le possibili cause e le soluzioni per restituire dignità e funzionalità alla Provinciale "19". "Di certo - sottolinea il consigliere Latino - la Provincia e la ditta troveranno un punto d'accordo per risolvere il problema, magari con una sorta di transazione". Ma Latino lancia anche un frecciata ricordando che le zone di Pachino e Rosolini sono state interessate in maniera diretta dall'evento calamitoso del settembre 2003 "ma tutta la zona sud è stata lasciata in stato di abbandono - dichiara il capogruppo dell'Udc -, con i soldi che sono finiti in altre opere al nord del Siracusano". La visita dei consiglieri ha toccato anche la strada provinciale 26 Pachino-Rosolini, malconcia allo stesso modo della "19" ed è nata anche una proposta che riguarda la statale 115 Noto - Avola, per richiedere all'Anas l'ampliamento di una curva pericolosa in contrada "Fondo di Castro".

Sebastiano Diamante