“Stessa spiaggia, stesso mare” ma, contrariamente all'ormai celebre “refrain”, con un po' d'attenzione. Sono infatti quaranta i tratti di costa della provincia definiti non balneabili da campionature effettuate dal laboratorio regionale d'igiene e profilassi. Una parziale conferma dei valori diffusi lo scorso anno dall'assessorato regionale alla Sanità.
All'Azienda Usl provinciale spetterà, il compito di eseguire due campionamenti mensili “routinari”, fino al 30 settembre ovvero al termine della stagione balneare. Questa avrà inizio il primo maggio. Ma vediamo più da vicino quali sono i tratti di mare e di costa della provincia di Siracusa dichiarati non balneabili dall'assessorato regionale alla Sanità. Tratti permanentemente non balneabili per inquinamento: Augusta, da lato est del canale di Brucoli a duecento metri a sud dello scarico fognario di Brucoli; Priolo, da duecento metri a nord dello scarico Enel al confine nord del comune di Melilli (scarico Sardamag); Pachino, Faro Rosso di Porto Fossa; Portopalo, duecento metri a nord e duecento metri a sud dello scarico fognario; Avola, un tratto di milletrecento metri lungo lo scarico fognario comunale.
Tratti di mare e di costa permanentemente non balneabili per altri motivi: Siracusa, i seguenti sette tratti: cinquemila metri di Tonnara Santa Panagia, dal confine nord di Siracusa a duecento metri ad ovest; Sacramento, circolo Unione; dal monumento ai Caduti a vicolo IV alla Mastrarua; trecentocinquanta metri dalla fine della Cala Muraglia Rossa, lato ovest, all'inizio del lungomare Alfeo, lato sud, incluso Castello Maniaci; circa cinque chilometri a partire da Porto Grande, a nord della spiaggetta marina, al Circolo Unione; Punta Mola; un tratto di duemilaquattrocento metri compreso tra duecento metri a nord e duecento metri a sud della zona portuale di Ognuna; Avola, località Gallina, duecentocinquanta metri a sud del fiume Cassibile; Pachino, La Balata di Marzamemi; Noto, foce del fiume Asinaro; Carlentini, San Leonardo Sottano, cinquecento metri a nord del fiume; dalla foce del fiume San Leonardo a cento metri a sud dello stesso; Augusta, i seguenti dieci tratti: dalla foce del fiume San Leonardo a duecento metri a nord; un tratto di centoventi metri dal lato nord al lato est del canale di Brucoli; da duecento metri a sud dello scarico fognario di Brucoli a P.ta Tonnara; quattromilaseicento metri dalla località Sbarcatore dei Turchi a sud del faro di Santa Croce; tremiladuecento metri dalla cala Spezzantennola a Granatello, nella zona militare; tredicimilaottocento metri dalla zona militare Granatello alla foce del fiume Marcellino, inclusa la zona portuale e gli scarichi fognari; dalla stazione Marcellino a un chilometro a sud della stazione Megara Giannalena, zona portuale; tre tratti, su ordinanza della capitaneria di porto, per circa seimila metri lungo la zona industriale; Melilli, dalla foce del fiume Marcellino alla stazione Marcellino, e i 1835 metri della zona portuale; Priolo, settemila quattrocento metri dal vallone delle nevi al faro della penisola Magnisi, zona portuale ed industriale; Priolo, tremilatrecentocinquanta metri tra il faro della penisola Magnisi all'inizio della recinzione dell'ex Espesi; Avola, località Chiusa di Carlo Gallina, da duecento metri a sud a seicento metri a nord; Noto, località Falconara lido di Noto, da duecento metri a sud a cinquecento metri a nord; Pachino, da quattrocentocinquanta metri a sud di diga Spinazza allo scalo d'alaggio Campisi, e a Porto Fossa, dal Faro Verde al Faro Rosso; Portopalo, da fanale verde del molo portuale di levante all'ex scalo d'alaggio Patané.
Tratti non campionabili per motivi geomorfologici: Portopalo, duemilaseicento metri dell'isola di Portopalo di Capo Passero; e da duecento metri a sud dello scarico fognario Portopalo al fanale verde del molo portuale di levante.
Cinzia Bertolami
Fonte:
LaSicilia.it il 08-04-2003 - Categoria:
Cronaca