Distretto socio-sanitario sud: I sindacati si rivolgono ai sindaci di Avola, Noto, Pachino, Portopalo e Rosolini. E' polemica tra Cgil, Cisl e Uil e il comitato dei sindaci del distretto socio-sanitario di Noto, che comprende Avola, Pachino, Rosolini e Portopalo. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Zappulla, Scatà e Minafò, fanno rilevare che «i cittadini dei Comuni del distretto socio-sanitario 46 dovranno ancora attendere per ricevere le giuste risposte ai loro bisogni socio-assstenziali e sanitari». Quindi, per Cgil, Cisl e Uil, non risponde al vero la notizia comunicata dal Comitato dei sindaci che voleva l'avvenuta approvazione del Piano di zona, strumento essenziale ai fini della concreta disponibilità finanziaria per la realizzazione dello stesso Piano e, quindi, degli interventi socio-sanitari. Inoltre, le organizzazioni sindacali denunciano i ritardi con cui questo Comitato dei sindaci ha operato e continua ad operare, fa rilevare che «quello che è stato firmato qualche giorno fa e pomposamente annunciato dai sindaci di questo distretto socio-sanitario del sud della provincia altro non è che il Piano di zona rimodulato, la cui prima stesura era stata dichiarata non congrua dall'assessorato regionale alla Famiglia, però, non ha nessuna efficacia fino a quando non sarà valutato e quindi approvato».
Cgil, Cisl e Uil denunciano anche il mancato coinvolgimento nel tavolo di concertazione nella fase di elaborazione dei servizi ad alta integrazione socio-sanitaria, come prevede la norma e la nota esplicativa della Regione: «Più volte - si legge in una nota congiunta - è stata avanzata la richiesta per essere inseriti negli organismi, ma nessuna risposta è stata fornita. Chiediamo al presidente del Comitato dei sindaci Albino Di Giovanni di chiarire quali sarebbero coinvolte le organizzazioni sindacali, quali soggetti proponenti di suggerimenti per la ristesura del Piano di zona».
Paolo Mangiafico
Fonte:
LaSicilia.it il 02-08-2004 - Categoria:
Cronaca