«Quella riserva è troppo ampia»

VENDICARI - Molte perplessità per i cacciatori pachinesi. Da tempo gli amanti della doppietta vedono restringersi gli spazi a loro disposizione per la caccia. Una preoccupazione dettata anche dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della individuazione dei cosiddetti «Sic» (siti di interesse comunitario) e «Zps» di futura istituzione. Tutto ciò comporterebbe un restringimento notevole delle aree libere dove esercitare la caccia, e il divieto di caccia potrebbe essere addirittura più severo se all'interno delle aree venissero inserite le riserve e le pre-riserve come da tempo si vocifera. «Siamo seriamente preoccupati, - ha affermato Claudio Marsilla presidente dell'Anlc (Associazione nazionale libera caccia di Pachino) anche perché nessuno sa come stanno le cose e di chi sono le competenze. Non sappiamo cosa avverrà nel caso in cui i decreti di istituzione della aree Sic dovessero essere firmati. Una preoccupazione, - ha continuato Marsilla - condivisa anche dagli imprenditori agricoli che spesso nelle aree in questione hanno impianti terricoli. Cosa accadrà in futuro? Le serre che sorgono nei pressi dei pantani che fine faranno?» I Sic dovrebbero estendersi per circa un terzo del territorio pachinese abbracciando una fascia ampia.

I territori che potrebbero essere interdetti ai cacciatori, ma anche alle costruzioni dato che i Sic devono rimanere allo stato naturale, dovrebbero essere quelle di Morghella, pantani Marzamemi, Capo Passero, dal molo di ponente del porto di Portopalo fino all'Isola delle Correnti, Punto Rio, Ciaramiraro, Baronello, Auruca, Cuba, Longarini, Cozzo di Pietre, Chiappa. In molte di queste zone quali Ciaramiraro, Auruca, Longarini e Morghella nei pressi dei pantani ci sono le coltivazioni in serra che potrebbero essere a rischio, come in pericolo potrebbero essere alcune costruzioni realizzate nelle aree interessate. «Secondo noi - ha affermato Claudio Marsilla - si tratta di una fetta di territorio esageratamente ampia. Su quasi 5000 ettari complessivi di territorio pachinese quasi 1800 diventerebbero Sic aggiungendosi alla zona di Vendicari che tra riserva e preriserva non può essere fruita liberamente». Il segretario comunale Carmelo Innocente a tal proposito ha affermato che purtroppo le competenze dell'amministrazione locale sono molto limitate.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 16-10-2005 - Categoria: Cronaca

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Seguo la questione, dal 1987


Ricapitoliamo:

La prima comunicazione che riguarda la istituzione delle "riserve dei Pantani della Sicilia sud Orientale", sono del 1987.
(vedi sito Pantani all'indirizzo: http://xoomer.virgilio.it/spinello/)

Mi rendo, perfettamente, conto che per i cacciatori possa essere considerato un problema importante quello di vedersi sottratto una importante fetta di territorio storicamente dedicato alla caccia!

Trasformazione con risvolti eco compatibili con l'esercizio della caccia che potrebbe trovare forme avanzate di pratica di cacciagione all'interno delle riserve che andrebbe regolamentato adaguatamente.

Pertanto, vedo, sotto certi aspetti questo interessamento da parte dei cacciatori come elemento attivo importante affinchè si realizzi al più presto l'istituzione della Riserva dei pantani della Sicilia sud Orientale.


Facendo mente locale sull'oggetto della gestione,vedrei anche una forma avanzata di commistione pubblico privato al fine di rendere produttive le riserve con impiego di personale ed attivita recuperate di pesca di cefali ed anguille ed altre specie storiche accertate.

Gestione e sistemazione di aree private che in sinergia con le autorità forestali regionali,insieme, si imposti un piano di progetto delle aree specifiche che tenga conto di un insieme di fattori che sono essenziali per la sua gestione globale del territorio e per determinare la sua produttività attiva.

Ecco perchè è importante che a questa istituzione si dia adeguato spazio come fattore di enorme importanza di traformazione migliorativa e di salvaguardia di questo territorio.

I regolamenti vengono calibrati in riferimento al contesto antropico e francamente se una determinata azienda che ricade in area di pre-riserva coltiva attraverso l'uso di serre: a mio parere, visti di assetti generali della produzione,mi sembrerebbe normale che quella determianta azienda potesse continuare senza nessun problema la sua attività serricola o da Tunnel.
Le serre dopo tutto sono parte determinante del paesaggio agrario e sarebbe un falso storico creare dei problemi di vincolo su queste aree.

E' normale che questo vale per gli insediamenti esistenti, mentre è palese che le aree interne restano vincolate a non potere utilizzare il terreno per i medesimi usi serricoli.

Ecco dunque che si introduce un disvalore che in qualche modo deve essere controbilanciato.



Ecco,dunque,perchè è necessario che i due Comuni pachino e Portopalo,in sinergia,si attivino e attraverso atti formali metta in campo le sue forze progettuali in sinergia affinchè si determini una fase di co-progettazione delle aree al fine di poterle trasformare e sviluppare in mondo confacente alla situazione esistente!
Per fare questo,occorre un piano Particolareggiato delle aree che tengano conto realmente con le sinergie e le integrazioni possibili per attivare al più presto un sistema funzionante che garantisce il miglioramento delle condizioni di residenza( fognatura,opere primari pe ril rianamento idrogeologico) e dall'altro la slavaguardi attiva delle aree di riserva!

Insomma tutta la questione che riguarda l'istituzione delle riserve da situazione che,a prima vista, sembrerebbero di disagio e da freno alla società locale e sopratutto in aperto contrasto con le aspettative dei Cacciatori: a volano vero della gestione modificata del territorio, come bene inestimabile in se e per tutti!