Questione territoriale - A Noto anche gli uffici del Comune

Questione territoriale - A Noto anche gli uffici del Comune Torna l'ipotesi di revisione del territorio tra i Comuni di Pachino e Noto. A dissotterrare l'ascia di guerra è stata l'associazione Autonomia pachinese che d'intesa con l'Amministrazione comunale, intende rimettere mano all'annosa questione della revisione dei confini tra Pachino e Noto. L'obiettivo è sempre quello di conquistare poche centinaia di metri quadrati di territorio ma che si rivelano fondamentali per la fornitura di servizi. Al centro della disputa ci sono i quartieri interni alla frazione di Marzamemi divisa in due dalla via Bianchi al centro di paradossi pirandelliani. Basti pensare che alcune abitazioni si trovano a cavallo del confine con vani in territorio netino e vani in territorio pachinese e a cui entrambi i Comuni chiedono il pagamento dei servizi quali la spazzatura. Persino alcuni uffici comunali che costituiscono sede distaccata del Comune di Pachino si trovano in territorio di Noto, e la struttura che ospita il seggio elettorale di Marzamemi, si trova ubicato su territorio della città barocca. Altro paradosso è poi rappresentato dalle contrade di Spinazza e bove marino, geograficamente inserite in territorio pachinese che fornisce loro anche parte dei servizi, ma che fanno parte del territorio della città di Noto.

Necessario dunque, almeno per l'associazione Autonomia Pachinese, rimettere mano alla revisione territoriale. Una strada già tentata, nel recente passato dal comune pachinese, che tuttavia vide i suoi progetti bocciati dalla regione anche a causa dell'ampia fetta di territorio rivendicata. Ora il problema sembra legato alla scelta di strategie che Pachino intenderà adottare. Sulla base delle richieste della città del ciliegino, si misureranno i provvedimenti della regione siciliana. La legge infatti prevede, per la modifica dell'appartenenza di porzioni di territorio, l'indizione di un referendum consultivo che vedrebbe coinvolti i residenti e le popolazioni interessate dal cambio di giurisdizione. Ma mentre per le modifiche di rilevante entità verrebbero chiamati alle urne tutti gli elettori di entrambi i comuni interessati, per le piccole variazioni potrebbero essere chiamati ad esprimersi solo i diretti interessati che risiedono nello spazio di territorio conteso. Fondamentale inoltre è di non ricadere negli errori commessi dal comune di Palazzolo Acreide la cui rivendicazione di territorio fu bloccata in extremis dalla città barocca.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 21-11-2010 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net