Raccolta rifiuti solidi urbani: gara d'appalto o creazione di una società mista? E' questo uno dei nodi più intrigati e più importanti che si è trovata sul tavolo la nuova amministrazione Barone. La precedente aveva fatto esprimere il Consiglio sulla scelta di una società mista tra Comune e privato, e la Giunta si era già adoperata, attraverso studi e incarichi professionali ad una ditta dell'Emilia Romagna, per varare la società mista con un capitale sociale di circa sei miliardi. Ma la scelta già aveva sollevato dure prese di posizione tanto che, portato il punto relativo alla società mista, in Consiglio comunale, nel corso dell'ultima seduta, prima dello scioglimento, l'argomento era stato in campagna elettorale oggetto di dure critiche sia da parte dei rappresentanti del centro sinistra che di centro.
L'allora candidato a sindaco Sebastiano Barone, messo alla strette, aveva dichiarato: se sarò sindaco adotterò la scelta più conveniente alla collettività . A distanza di poco meno di un mese dalla sua elezione non gli hanno dato il tempo di valutare la strada da imboccare, se la gara oppure la società mista, perchè Forza Italia, dopo una riunione, ha fatto conoscere il proprio orientamento: sì alla gara d'appalto, no alla società mista. Nel timore di creare un carrozzone capace di bruciare denaro pubblico e consentire solo posti di sottopotere. Addirittura la relazione, che accompagna lo statuto della eventuale società , prevederebbe la remunerazione per ciascuno dei tre consiglieri di amministrazione pari a quella di una società quotata in borsa, cioè un minimo di 25 milioni al mese.
Dopo la dichiarazione di Forza Italia arriva quella del Ccd che, a conclusione di una riunione di tutto il direttivo, presente lo stesso assessore all'Ecologia Territorio ed Ambiente, Giuseppe Giliberto, al fine di evitare equivoci sulla propria posizione, ha emesso un comunicato stampa a firma del coordinatore Nuccio Cicirella. Nel comunicato si dichiara espressamente che « la società mista non è attuabile per il semplice fatto che potrebbe diventare un grosso centro di potere con tutte le possibili conseguenze...che è facile ipotizzare». L'art.4 dell'oggetto sociale della società mista prevede, fra l'altro, financo al punto 4.6 di « promuovere , unitamente ad enti pubblici locali e privati, la costituzione e l'amministrazione di società ...che potranno operare anche al di fuori del territorio del Comune di Pachino».
Il comunicato della Vela spiega l'orientamento del partito e le possibili soluzioni: « gara d'appalto secondo modalità di legge e possibilmente a maggior ribasso, aperta a tutte le ditte nazionali ed europee, stabilendo nel quaderno dei patti e condizioni le modalità di raccolta, perimetrando delle aree interessate secondo il collegato alla finanziaria, per fasce e utenti. Non solo, ma automatizzando anche il servizio e stabilendo il tetto massimo del personale». Il Ccd non ritiene conveniente, in particolare per i controlli spesso ridotti o inesistenti, l'unificazione dei servizi, per cui propone di indire oltre alla gara per la raccolta dei RSU «altre due gare d'appalto separate per la gestione del depuratore e per i servizi di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione del territorio e verde pubblico».
In conclusione, la Vela è per tre gare d'appalto « non potendo fare una municipalizzata diversa dalla società mista». Gare d'appalto che si ritiene possano «essere benissimo indette entro il mese di gennaio». Il sindaco Barone non ha gradito queste prese di posizione che, a quanto sembra, vedrebbero in sintonia non solo Fi e il Ccd ma anche il Cdu, e ha fatto sapere che presto convocherà la maggioranza per affrontare il problema dei Rifiuti solidi urbani e stabilire quale scelta praticare, se gara d'appalto o società mista, dopo di che renderà ufficiale la posizione della Amministrazione.
Fonte:
LaSicilia.it il 06-01-2003 - Categoria:
Cronaca