Racconti di ordinaria solidarietà

Racconti di ordinaria solidarietà PORTOPALO - Storie di ordinaria solidarietà nell'accoglienza e soccorso agli immigrati che approdano nel comprensorio “Pachino-Marzamemi-Portopalo”. Carlo Candiano, medico di pronto soccorso, volontario della Misericordia ed assessore comunale portopalese con delega al volontariato, racconta la sua esperienza nel corso dell'ultimo sbarco di circa un centinaio di migranti a Marzamemi. “C'è da dire che molto spesso – esordisce Carlo Candiano – l'impegno dei volontari rimane oscuro, semmai noto soltanto a chi si occupa di questo settore. La maggior parte dei cittadini e dell'opinione pubblica sconosce cosa c'è dietro un primo soccorso degli extracomunitari che arrivano in questo territorio. Prendendo ad esempio l'ultimo sbarco in ordine di tempo, è stato molto faticoso per i volontari garantire al meglio le loro prestazioni. I punti di approdo erano sparsi nel territorio. Con la tecnica nuova usata dai criminali che lucrano con il traffico di clandestini dal nord Africa verso la Sicilia, attraverso l'utilizzo di pescherecci chioccia dai quali sbarcano successivamente i migranti su piccoli gommoni, abbandonandoli a ridosso della costa, tutto è diventato più difficile”.

Il dottor Candiano chiarisce questo aspetto. “Quando lo sbarco avviene con l'arrivo di una singola carretta al porto – prosegue – tutto è più lineare, hai il tempo materiale per organizzare i gruppi di volontariato, reperire le ambulanze, allestire la prima accoglienza. Adesso questo non è più possibile. A sbarco avvenuto, e con vero e proprio sparpagliamento in una vasta porzione di territorio, ti devi attrezzare alla meno peggio e sperare che non vi siano situazioni di particolare emergenza. Ed oltretutto i volontari spesso sono persone che svolgono lavori impegnativi”. Non può mancare, dunque, un plauso ai tanti che animano questa macchina di primo soccorso ai migranti. “Da anni il volontariato nel nostro territorio è in aumento anche grazie ad una maggiore attenzione delle autorità locali. A Portopalo e a Pachino – sottolinea Carlo Candiano - la macchina è ormai ben rodata, il livello di affidabilità e collaborazione con le forze dell'ordine molto elevato”. Purtroppo si registra una refrattarietà da parte degli adolescenti che rimangono lontani dal volontariato. Un monito lo ha lanciato, non molto tempo addietro, il parroco di Portopalo. “Gli adolescenti non ne vogliono sapere di volontariato, tranne casi rari. E' qui – aggiunge don Palacino – che dobbiamo agire a livello di sensibilizzazione”.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 09-11-2007 - Categoria: Cronaca

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