MARZAMEMI - Pur esulando dalle sue competenze, la Provincia regionale promette il recupero della zona compresa tra Marzamemi, Spinazza e Bove Marina, ricadente in parte nel territorio comunale di Pachino,in parte in quello di Noto, ma abitata soprattutto da cittadini provenienti da Pachino. La qualificazione della predetta zona è stata annunciata dal presidente della Provincia, Bruno Marziano, nel corso di un faccia a faccia con i sindaci di Noto e Pachino, rispettivamente Michele Accardo e Sebastiano Barone, quest'ultimo promotore dell'incontro. Alla riunione ha preso parte anche il presidente del comitato cittadino Pro- Marzamemi, Pasquale Aliffi, che da tempo profonde il suo impegno in un'opera di sensibilizzazione degli enti pubblici, affinché prestino maggiore attenzione ai problemi del borgo marinaro. Durante tale riunione, Marziano, il quale, a suo tempo, si era già fatto carico del cinquanta per cento dei costi per la realizzazione del progetto, constatate le difficoltà economiche messe sul «tavolo delle trattative» del Comune di Noto, si è accollata, per intero, le spese. Marziano, comunque, ha specificato che onorerà il suo impegno, a patto che i tecnici del Comune di Noto redigano un progetto esecutivo e cantierabile in breve tempo. Il progetto dovrebbe prevedere un'opera di arredo urbano nel lungomare, perché funga da linea di demarcazione tra la spiaggia e la strada.
Sulla fisionomia di tale opera dovranno esprimersi, naturalmente, la Capitaneria di porto e la Sovrintendenza ai beni culturali, ambientali e paesaggistici. Per la realizzazione di questo manufatto, la Provincia regionale aveva già stanziato duecentomila euro. La zona - è stato ribadito durante l'incontro - è di notevole importanza poiché a fruirne, oltre ai cittadini di Pachino, che vi risiedono, sono quelli provenienti da Rosolini, nonché i turisti, che quest'anno sono stati numerosi. Tuttavia i problemi della zona compresa tra Marzamemi, Spinazza e Bove-Marina non riguardano soltanto la sistemazione del molo e del tratto di litorale. L'intera zona, infatti, versa in un generale stato di degrado, a causa della carenza di servizi, dei saltuari interventi di pulizia, nonché della sporadica manutenzione straordinaria delle strade. La scorsa estate, poi, i numerosi turisti - provenienti spesso dal Nord del Paese - hanno più volte protestato per la persistente carenza di acqua che ha reso difficili le ferie.
Lucia Corsale
Fonte:
LaSicilia.it il 03-10-2003 - Categoria:
Cronaca