Relitto, i dubbi di Cammisuli

Relitto, i dubbi di Cammisuli PORTOPALO - Più passa il tempo e più si fanno fitti i misteri sul relitto naufragato la notte di Natale del 1996. Tanti piccoli dettagli che messi insieme finiscono per diventare un unicum in cui la chiarezza si dirada fino a diventare nebulosa indistinta. Il sindaco Fernando Cammisuli auspica che l'iniziativa del deputato Nicola Bono (l'interrogazione al presidente del consiglio Prodi) faccia luce sui silenzi circa le operazioni di recupero del relitto che si troverebbe a 19 miglia da Capo Passero. “Prima la grande stampa nazionale ha sbandierato ai quattro venti che recuperare il relitto era una cosa semplice, persino banale, – si legge in una nota dell'Amministrazione comunale – ma dopo il sopralluogo in mare per sei mesi tutto tace e nulla viene comunicato circa i rilievi effettuati con la nave oceanografica. Dopo l'interrogazione parlamentare dell'onorevole Bono esce fuori, sulla stessa grande stampa nazionale, un pezzo molto discutibile in cui si dice che il mare ha cancellato tutto. Troppo comodo.

Esigiamo che si vada fino in fondo poiché delle mezze verità su alcuni aspetti del naufragio di Natale siamo veramente stufi”. L'interrogazione parlamentare è stata assegnata alla I Commissione (Affari Costituzionali, Presidenza del Consiglio e Interni). Il parroco, don Palacino, promotore di una petizione pubblica con oltre 1.100 firme inviate ai maggiori organi istituzionali italiani, torna a chiedere il recupero del relitto. “Recentemente – afferma il parroco – sono stato additato senza alcuna possibilità di replica in una trasmissione andata in onda su una rete pubblica, con un livello di correttezza deontologica che lascia veramente allibiti. Tuttavia si continua a tacere su tanti punti che riguardano la nostra comunità e tutto al fine di alimentare la leggenda del testimone che, dopo aver contribuito a squarciare il mistero sul naufragio, viene perseguitato in loco. Una leggenda, questa, senza il minimo riscontro e ripetuta solo per avvalorare determinati dettagli utili alla criminalizzazione della comunità locale”. Il parroco auspica che si faccia piena chiarezza sul sopralluogo eseguito alcuni mesi fa. “Non ci arrenderemo né ci faremo annebbiare da ricostruzioni a tavolino. Dovranno essere mostrati i documenti ed i rilievi di quel sopralluogo in mare, effettuato ad aprile e finanziato con fondi pubblici”.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 23-10-2007 - Categoria: Cronaca

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