PORTOPALO - Undici tartarughe della specie caretta-caretta sono state liberate nello specchio d'acqua antistante l'isola di Capo Passeto sul versante nord dal personale del Centro regionale recupero fauna selvatica e tartarughe marine di Comiso e dalla Ripartizione faunistica e venatoria dell'assessorato regionale all'agricoltura in collaborazione con la Capitaneria di Porto Locamare Portopalo e dell'associazione Il Paguro. Gli undici esemplari restituiti alla natura non hanno ancora raggiunto l'età adulta ed hanno fatto ritorno nel loro ambiente naturale dopo essere stati curati per diversi mesi «nell'ospedale per animali selvatici» gestito dall'associazione Fondo siciliano per la Natura. Qui hanno ricevuto cure ed assistenza, hanno spiegato Gianni Insacco, responsabile del centro e Carmelo Alfano dirigente della ripartizione faunistica e venatoria, poichè ciascun esemplare è andato incontro a diversi problemi come degli ami conficcati nell'esofago, avvelenamenti per avere ingerito plastica o polistirolo, virus che hanno messo a dura prova la loro sopravvivenza ma anche arti mutilati o il carapace spaccato.
Un'operazione, quella di restituire la libertà alle tartarughe, emozionante e delicata, svoltasi sotto lo sguardo vigile del comandante di Locamare Salvatore Paolo Cascione. «Gran parte dei recuperi, -ha spiegato Gianni Insacco- viene fatta grazie alla collaborazione delle autorità marittime alle quali spesso i pescatori segnalano degli esemplari di tartaruga rimasti impigliati nelle reti o che sono stati trovati in difficoltà. Anche per questo ci affidiamo alla loro collaborazione per restituire agli animali, la loro libertà». Alla vista dell'acqua le tartarughe hanno cominciato ad agitarsi, vogliose di tuffarsi in mare e ritornare libere tra i flutti cristallini dell'isola di Capo Passero in quello che è certamente uno dei luoghi più incantevoli delle coste siciliane.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 14-07-2008 - Categoria:
Cronaca