PACHINO - Ha trovato finalmente soluzione la vicenda legata alla nomina dei tre revisori dei conti al comune di Pachino. Il commissario Margherita Rizza ha risolto quello che si era, sin da subito, presentato come l'ennesimo pateracchio compiuto in seno all'attività amministrativa della legislatura appena trascorsa e conclusasi con la mozione di sfiducia ai danni del sindaco. Era infatti accaduto che il civico consesso aveva individuato e votato i tre professionisti che dovevano comporre il collegio, ma l'indicazione era stata anomala poiché avvenuta indicando il solo cognome, senza il nome né alcun altro elemento di identificazione. Le preferenze tuttavia erano state attribuite ai professionisti che in realtà i consiglieri comunali intendevano votare, per cui la presidenza del civico consesso, aveva proceduto alla proclamazione degli eletti, nonostante le proteste della minoranza. Il civico consesso inoltre non aveva ritenuto opportuno rifare le votazioni così come era stato suggerito, ritenendo sufficiente l'indicazione data.

A causa delle omonimie negli albi professionali però, gli uffici di segreteria non avevano nominato fino ad oggi il nuovo collegio dei revisori, non riuscendo ad individuare con precisione chi fosse stato eletto realmente. Erano seguite poi una serie di diffide e minacce da parte di alcuni consiglieri comunali che ritenevano inficiata la votazione. Il commissario Margherita Rizza, resasi conto dello stato di impasse in cui si era caduti, ieri ha revocato le votazioni relative a due revisori che risultavano effettuate in maniera anomala da parte del consiglio, ed ha provveduto ad individuare ex novo i membri del collegio. La scelta del commissario però è stata rispettosa della volontà politica del vecchio consiglio comunale, per cui i revisori nominati sono gli stessi che erano stati individuati maldestramente dai consiglieri. Il nuovo collegio dunque risulterà composto da Maria Dell'Arte che svolgerà le funzioni di presidente del collegio, da D'Amico Salvatore e da Trigila Antonio.

Sa.Mar.