PACHINO - Nuova piazza pulita e revoca di incarichi a professionisti che in passato hanno ricevuto dal Comune l'input di progettare opere pubbliche mai realizzate e oggi, secondo quanto si legge nelle delibere adottate dalla giunta, «di difficile realizzazione».
L'Amministrazione comunale pachinese, cosi come già fatto qualche settimane fa con una serie di progettisti, ha proceduto alla sollevazione dall'incarico ricevuto dagli ingegneri Paolino Greco, Santoro Tafuri, Giovanni Tusa, Carmelo Cultraro ed Alberto Agnello. Gli incarichi revocati riguardavano per Greco, Tafuri e Tusa, un progetto relativo alla progettazione e direzione dei lavori del collettore finale delle acque bianche dalla periferia dell'abitato allo sbocco al mare, progetto per il quale era stato chiesto un finanziamento dato che l'opera complessiva prevedeva una spesa di oltre 4 miliardi e 600 milioni delle vecchie lire. Per ciò che riguarda gli ingegneri Cultraro e Agnello gli incarichi riguardavano la realizzazione di parcheggi nei pressi della stazione di Marzamemi.
Secondo l'Amministrazione comunale, che intende procedere alla pianificazione degli interventi inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, e per questo vuole passare in rassegna e verificare gli incarichi professionali affidati a professionisti esterni all'ente, i parcheggi previsti nell'area di piano regolatore individuata con la sigla Mm2 rientrerebbero nelle aree S.I.C. per cui il progetto andrebbe rielaborato e sottoposto alle valutazioni di incidenza. Irrealizzabile anche il parcheggio denominato Mm3 che risulta progettato all'interno della fascia di rispetto dei 150 metri, mentre i parcheggi e le aree attrezzate denominate A7, A8 ed A11 non risultano da tempo inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, sinonimo questo di perdita di interesse alla realizzazione delle opere. Complesso era risultato l'iter del collettore finale delle acque bianche che era stato al centro di un vero e proprio braccio di ferro con la soprintendenza ai Beni culturali sezione archeologica che nel 1994 aveva espresso parere favorevole, mentre nel 1995 si espresse in maniera contraria. Contro tale parere fu fatto anche ricorso al Tar che sospese il provvedimento dell'organo di tutela ambientale. Pareri favorevoli erano invece stati espressi da U.s.l. Ferrovie dello Stato e Genio Civile. Oggi invece la casa municipale, tenuto conto che sarebbe necessario aggiornare i prezzi, sembra avere rinunciato revocando l'incarico ai progettisti interessati.
L.S.
Fonte: LaSicilia.it il 27-08-2009 - Categoria: Cronaca