PORTOPALO - Il Castello Tafuri potrebbe tornare all'antico splendore. La proprietà della struttura ha presentato richiesta di finanziamento all'assessorato regionale alle Attività produttive per accedere ai contributi del Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale. Adesso si attende la pubblicazione della graduatoria riguardante il bando 2012 che potrebbe, in caso di esito positivo, sancire l'avvio del restauro del Castello Tafuri. Costruita negli anni Trenta, la struttura in passato ha rappresentato il locale di maggior prestigio ed eleganza del territorio, sede di ricevimenti di nozze ed appuntamenti culturali ed artistici di grande prestigio. Dalla seconda metà degli anni Ottanta, cominciò il declino del Tafuri, successivamente «cannibalizzato» e alla mercè di tutti.

Gran parte degli arredi interni sono stati distrutti o trafugati, compreso un prestigioso dipinto del pittore pachinese Gaspare Calì. Una distruzione che si è protratta nell'arco di tanti anni. Tempo fa, fu scoperto un gruppo di giovani intenti a celebrare all'interno del castello riti satanici. A presentare il progetto per accedere ai fondi Fesr è stato un tecnico interno alla famiglia che ha la proprietà della struttura che sembra dominare la costa portopalese. Il Comune ha esitato le procedure di rilascio delle concessioni edilizie, poi accluse alla domanda di finanziamento. Se il Castello Tafuri fosse riportato agli antichi splendori, l'intero territorio ne trarrebbe giovamento. Negli ultimi anni si sono rincorse voci sull'interessamento di personaggi famosi, da Briatore al pilota Michael Schumacher per acquisire il Tafuri. Voci che si sono rivelate quasi del tutto prive di fondamento.

SER. TAC.