PACHINO - Rischiano di essere irregolari le richieste di pagamento della Tarsu arrivate a domicilio dei pachinesi. Alcune irregolarità amministrative potrebbero infatti viziare alla base la legittimazione della società, la ditta Aipa di Milano a procedere alla esazione della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Il comune di Pachino nell'agosto del 2010, nonostante in precedenza il commissario straordinario avesse prorogato il rapporto con la Serit Sicilia S.p.a. quale organo di riscossione coattiva dei tributi locali ed in particolare Ici e Tarsu, comunicò alla Serit di non volere rinnovare la convenzione stipulata, indicendo una gara pubblica. Ad aggiudicarsi con una offerta vantaggiosa tale gara relativa alla riscossione del tributi, fu l'Aipa di Milano (agenzia italiana per pubbliche amministrazioni) che ha richiesto un aggio sugli incassi pari al 6,29%, riducendo così la base d'asta prevista dalla casa municipale che prevedeva di riconoscere un aggio del 7%. Fino ad oggi, tuttavia, l'aggiudicazione dell'Apia è stata assegnata con modalità provvisoria. Solo nei giorni scorsi, infatti, la giunta municipale ha dato mandato al funzionario comunale competente, di firmare il contratto di affidamento del servizio di riscossione delle entrate comunale Ici, Tarsu ed entrate patrimoniali.
Conseguentemente, a meno che non ci saranno effetti retroattivi a far data dall'aggiudicazione della gara di appalto, le richieste di pagamento inviate dall'Aipa ai pachinesi risultano effettuate da un organismo che non aveva titolo per richiedere alcunché, non essendoci alcun rapporto che legava l'Aipa al comune di Pachino.
La questione potrebbe essere oggetto di una interrogazione consiliare da parte delle forze di opposizione che pare si stiano occupando del caso. In particolare appare singolare come siano stati trasmessi i ruoli ad un organismo non legato da vincoli contrattuali ma risultante solo aggiudicatario di una gara nella quale l'Aipa era la sola partecipante.
Per gran parte dei pachinesi, comunque, le bollette recapitate sono state più leggere, dato che la casa municipale ha abbattuto il rincaro del 60% deciso dalla scorsa amministrazione. Una riduzione apprezzata dalla gran parte dei cittadini che hanno notato la sostanziosa riduzione. La mancanza del contratto, comunque, non dovrebbe comportare problemi posto che il servizio dovrebbe decorrere dal primo gennaio 2011 e dovrebbe durare fino al 2019, data in cui scadrà il rapporto con la casa municipale.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 08-07-2011 - Categoria:
Cronaca