PACHINO - Riunione, nei giorni scorsi, per gli utenti che hanno presentato ricorso contro le bollette Tarsu recapitate con l'aumento del 60% della tariffa. A sollecitare l'incontro è stato l'ex deputato all'Ars dei Comunisti italiani Gioacchino La Corte che ha convocato un'assemblea per aggiornare coloro che hanno aderito a quella che è una sorta di class action tutta pachinese contro le richieste esose da parte dell'amministrazione comunale. Ai vecchi ricorrenti infatti, se ne sono aggiunti altri i quali si sono dovuti adeguare alle nuove normative nel frattempo modificate.
Così come avvenuto per i vecchi ricorsi, anche nei confronti dei nuovi utenti che hanno deciso di adire le vie legali, la casa municipale ha decise di resistere in giudizio, nominando un proprio legale di fiducia. Per i vecchi ricorrenti, invece, già la prima udienza in Commissione tributaria si è tenuta anche se non se ne conosce l'esito. Ad alcuni dei ricorrenti, tuttavia, è pervenuto, da parte dell'ente riscossore, un preavviso di fermo amministrativo legato alla mancata corresponsione della parte di bolletta (corrispondente all'aumento) non pagata. Sull'esito dei ricorsi, comunque, La Corte si dice ottimista: «Non è possibile, -ha affermato- che i Giudici possano ignorare il decreto che impediva agli enti locali di aumentare i tributi, decreto emanato proprio negli stessi giorni in cui l'amministrazione di allora decideva con determina del sindaco, di aumentare del 60% la tariffa».
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 07-09-2011 - Categoria:
Cronaca