PACHINO - È emergenza rifiuti solidi urbani nei comuni di Pachino e Portopalo dopo la decisione del presidente della provincia di Siracusa Marziano di far scaricare nella discarica di Coste Sant'Ippolito prima i rifiuti di Floridia e poi quelli di Avola e Noto. A lanciare l'allarme è stato ieri il sindaco Campisi che minaccia provvedimenti drastici se le autorità competenti in materia non adotteranno in tempi rapidissimi delle soluzioni adeguate. "Quelle di Pachino e Solarino, -ha affermato il sindaco Campisi in conferenza stampa- sono le uniche discariche pubbliche ad essere rimaste aperte. Con enormi sforzi ed inventandoci mille soluzioni eravamo riusciti ad evitarne la chiusura con possibilità di utilizzo fino al prossimo dicembre. Per quella data contavamo di finanziare i lavori di ampliamento riuscendo così ad essere autonomi ed indipendenti senza spese eccessive. Con le autorizzazioni date ad Avola e Noto a scaricare nella nostra discarica, la quantità di rifiuti si è quadruplicata passando da 45 mila chili giornalieri di rifiuti a 180 mila chili. Ciò comporterà la rapida saturazione di Coste Sant'Ippolito con la conseguenza che, tra qualche settimana, per colpa di altri saremo costretti a scaricare a Motta Sant'Anastasia con notevolissimi aggravi in termini economici". Campisi inoltre paventa problemi di natura burocratica. "Si è in attesa di aprire la discarica di Costa Gigia, -ha affermato- ma si tratta di una discarica privata e dunque sorgerebbe il problema di chi debba autorizzare a scaricare in questo luogo".
Pachino dunque si ritrova coinvolto a gestire un'emergenza rifiuti per colpe altrui. "Tutto ciò -ha continuato Campisi- si riverserà inevitabilmente sull'utente poichè i canoni potrebbero addirittura raddoppiare, con un aggravio di oltre 1,5 milioni di euro in più". A questo punto, i sindaci di Pachino e Portopalo hanno scritto al presidente della provincia e dell'Ato Sr2, ai sindaci di Avola e Noto ed al prefetto chiedendo di individuare altri siti di conferimento per i comuni di Avola e Noto e mettendo in chiaro che i maggiori oneri di gestione della discarica pachinese saranno posti a carico delle due città ospiti. Palesandosi poi dei problemi di ordine pubblico e delle difficoltà organizzative, il sindaco di Pachino non esclude, in caso di mancanza di interventi rapidi da parte delle autorità preposte, l'adozione di provvedimenti a tutela della discarica, provvedimenti che potrebbero consistere in un'ordinanza di riduzione dello stoccaggio dato che le operazioni di abbancamento non possono superare determinati ritmi di lavoro.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 10-08-2007 - Categoria:
Politica