PORTOPALO - Immondizie, rifiuti ingombranti, reti, materassi, e quant'altro si trovano depositati sulla litoranea che collega Marzamemi a Portopalo, in contrada Morghella. I lati delle strade sono invasi da cumuli di spazzatura, che inquinano e deturpano la bellezza dei luoghi. Sono meta, inoltre, di numerosi cani randagi. Si tratta di una zona divenuta ormai una discarica abusiva a cielo aperto. A denunciare la problematica situazione è l'ufficio Ecologia del Comune di Pachino. E' evidente che questo fattore potrebbe dipendere da un disservizio nel sistema di raccolta, ma non sono da escludere le responsabilità dei cittadini. Molti abitanti dimostrano di non tenere affatto alla pulizia e all'igiene. Chi passa trova ormai normale abbandonare i rifiuti liberamente nelle stradine della zona. Questo problema è frutto dell'inciviltà che regna ancora sovrana un po' dappertutto. E' necessario che tutti debbano collaborare per mantenere le strade pulite. Occorre stimolare un senso di civiltà e responsabilità in tema ecologico nella gente e trovare al più presto opportuni provvedimenti da parte delle autorità competenti.

Forse non sappiamo più dove mettere i rifiuti? Purtroppo sono ancora tante quelle persone che vivono quotidianamente nel menefreghismo e nell'egoismo del loro" piccolo orticello", continuando a perpetrare danni all'ambiente. E' necessario sviluppare una vera e propria cultura nel settore ambientale, se si vuole fare di Marzamemi meta obbligata del turismo mondiale in ogni stagione. Lo smaltimento dei rifiuti, in particolar modo per quelli speciali, è in alcuni casi un onere per l'utente, che preferisce disfarsene dove capita anche a rischio di commettere un reato. Legambiente ha più volte sottolineato l'importanza della raccolta secondo normativa anche per evitare o per lo meno risolvere in parte il proliferare di discariche abusive. L'ufficio Ecologia per risolvere il problema ha invitato i cittadini a utilizzare per i rifiuti ingombranti il servizio gratuito a domicilio che viene effettuato ogni mercoledì.

Miriam Giuliano