PACHINO - Torna lentamente alla normalità il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani dopo lo sciopero dei dipendenti di venerdì scorso. Per l'intero fine settimana il servizio di fatto si è svolto a macchia di leopardo con zone della città in cui i cassonetti sono stati svuotati regolarmente e zone invece in cui sono rimasti colmi di spazzatura. Ciò perché durante la giornata di domenica il personale svolge le sue funzioni a ranghi ridotti per cui non è stato possibile smaltite interamente gli accumuli dovuti alla giornata di sciopero. Inoltre permanendo lo stato di agitazione, i dipendenti della Dusty non effettuano turni di straordinario. Per di più gli orari di lavoro svolto subiscono la decurtazione legata al tempo necessario per effettuare il trasporto dell'immondizia a mezzo dei compattatori nella discarica di Motta Sant'Anastasia dopo la chiusura della discarica locale di Coste Sant'Ippolito. Nei giorni scorsi l'assessore all'ecologia Giorgio Giliberto ed il responsabile del servizio Nicola Campo hanno tracciato il punto sulla situazione. «Il primo comparto della discarica dove scaricavamo è completamente esaurito, -ha affermato Giliberto- ed il costo del trasporto per Motta Sant'Anastasia ammonta a circa 100 mila euro al mese.
Al momento non è chiaro per quanto tempo saremo costretti al trasporto della spazzatura nella discarica etnea, poiché per ritornare ad utilizzare la discarica pachinese bisognerà prima procedere all'ampliamento secondo il progetto già presentato». Un progetto quello dell'ampliamento della discarica, per il quale il comune di Pachino ha già stipulato un mutuo con la Bcc al fine di ampliare il secondo comparto della discarica ed ottenere un'autonomia di circa un anno. «Tutto è legato, -ha affermato il dirigente del settore- alla certificazione Via Vas da parte dell'assessorato al territorio ed ambiente della regione. Ottenuta questa certificazione si potrà dare il via ai lavori che avranno la durata di non più di due mesi». L'assessore Giliberto poi ha dato notizia anche di una ulteriore iniziativa da parte del comune e cioè la raccolta e lo smaltimento in via straordinaria dell'amianto dismesso ed abbandonato sul territorio. «Il comune, -ha affermato Giliberto- si occuperà della raccolta straordinaria dei serbatoi che purtroppo sono stati abbandonati sul territorio e provvederà allo smaltimento speciale dell'amianto impegnandosi così alla bonifica del territorio».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 04-03-2008 - Categoria:
Cronaca