Rifiuti tra la sabbia di Marzamemi. Denuncia di Maino.

Rifiuti tra la sabbia di Marzamemi. Denuncia di Maino. MARZAMEMI - Il presidente dell'associazione «Scieri e Muciare» di Marzamemi, Salvatore Maino, ha inviato un esposto al sindaco di Pachino e alle autorità preposte con cui mette in evidenza le aree a rischio ambientale. «Nel nostro territorio, - afferma - malgrado reiterate richieste di intervento, sussistono situazioni di grave pericolo per la pubblica incolumità». Lungo l'elenco dei siti: pantano di Marzamemi, con il canale pieno di rifiuti, compresa notevole quantità di eternit, libero o frammisto a cumuli di materiali cementizi. «Si rileva - aggiunge Maino - la presenza di gravi reati per alterazioni dei luoghi, con potenziali rischi idrogeologici. Si chiede immediata ispezione del canale dove sono stati rilevate fuoriuscite di acque reflue, compatibili con liquami fognari, testimoniati dai miasmi nauseabondi». Restando a Marzamemi, in un tratto di via Montoneri, la presenza di rilievi di cumuli di terra e vegetazione incolta ostacola il deflusso delle acque piovane. «Lo scorso inverno, una moderata precipitazione atmosferica ha provocato l'allagamento dell'area fino all'altezza di una pizzeria. In alcuni punti l'acqua ha raggiunto circa 25 cm di altezza creando notevoli disagi ai residenti - sottolinea Maino».

E si sofferma anche sul litorale ripetutamente ripulito dall'associazione da lui presieduta, che risulta insudiciato per l'abbandono di ogni genere di rifiuti per l' assenza di efficaci ordinanze sindacali in materia di regolamentazione del commercio ambulante, ovvero per assenza di controlli degli organi preposti, laddove sussiste grave compromissione dell'ecosistema marino a causa della presenza di escrementi umani, in ragione della carenza di predisposizioni per il conferimento dei rifiuti e di bagni chimici e idrici, più volte doverosamente segnalato. «Nelle località Costa dell'Ambra, Cuba, Granelli, Ciappa Carrata, Vulpiglia e Cozzi - conclude - vi sono discariche con rifiuti di ogni tipo, in molti casi dati alle fiamme con gravissimo rischio di danno del suolo, sottosuolo e delle falde acquifere».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 15-07-2010 - Categoria: Ambiente

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net