PORTOPALO - «Visto lo stravolgimento generale scaturito dalla caduta di Prodi e dalle dimissioni di Cuffaro, ho indovinato alcuni mesi fa a rimanere fuori da qualsiasi schieramento politico, in attesa degli eventi». Giuseppe Mirarchi, che continua a definirsi esponente politico centrista, non se la sente oggi di escludere alcuna ipotesi da qui ai prossimi mesi dopo le ultime novità. «Il mio no all'ingresso nel Pd lo ritengo oggi una mossa più che azzeccata - aggiunge Mirarchi - e oltretutto non escludo nessuna ipotesi. Sto alla finestra ad aspettare gli eventi, proseguendo con il mio progetto politico che guarda alle elezioni amministrative del 2009». Intanto si prepara al prossimo intervento pubblico, in programma per la fine di febbraio.

Bisogna dare atto, a Mirarchi, di una capacità di analizzare i cambiamenti che si intravedevano alcuni mesi addietro. Ed oggi resta in attesa. Il suo obiettivo, probabilmente, è quello di accreditarsi come candidato a sindaco nel 2009 di una delle due coalizioni, con chances di spuntarla. Ma se dalla parte dell'attuale maggioranza le possibilità di un suo riallineamento sono vicine allo zero assoluto, con il centrosinistra forse ha qualche opportunità in più. Ma dalle parti del Pd e della sinistra rimane in piedi l'opzione Giovanni Lupo che continua a scegliere una strategia di silenzio ma, sottotraccia, lavora in proiezione 2009 curandosi il suo elettorato, soprattutto quello più anziano (i pensionati) che costituisce una fetta non certo trascurabile del corpo elettorale portopalese. E non è da trascurare, inoltre, l'ipotesi relativa al ritorno alla politica attiva di Pippo Quartarone, già assessore comunale in passato.

SER.TAC.